Non 540 euro al mese, come l’ex ministra aveva dichiarato, ma molti meno: 141,76 euro è il canone mensile che Elisabetta Trenta paga per l’affitto della casa di servizio del ministero della Difesa. Diventano al massimo 314,95 euro di affitto se si include anche la rata per l’utilizzo dell’arredamento. Lo rivela il Corriere della Sera, citando la relazione preparata dal dicastero per rispondere alle interrogazioni dei parlamentari sul caso dell’appartamento a Roma ottenuta da Trenta quando era nel governo e poi riassegnato al marito, il maggiore dell’esercito Claudio Passarelli. Martedì l’ex ministra ha annunciato a 24 Mattino su Radio 24 la volontà di rinunciare all’alloggio in zona San Giovanni in Laterano: “Mio marito, pur essendo tutto regolare, e sentendosi in imbarazzo, per salvaguardare la famiglia ha presentato istanza di rinuncia”.

Sulla vicenda la Procura militare di Roma ha aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati né ipotesi di reato: dovrà stabilire se è stata corretta la procedura grazie alla quale Trenta ha mantenuto l’appartamento anche al termine del suo incarico da ministra, dopo la riassegnazione dell’alloggio al marito che è un militare. “Non ho violato nessuna legge, è tutto in regola”, ha spiegato lei. Secondo il Corriere della Sera però, l’ex ministra ha mentito sul canone mensile: in una intervista a Radio Capital ha spiegato di pagare 540 euro al mese, mentre la ricostruzione del quotidiano arriva a una cifra decisamente inferiore.

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