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Jake Burton morto, addio all’inventore dello snowboard: aveva un cancro ai testicoli. Ha reso la tavola da sci uno sport Olimpico

Jake Burton Carpenter non solo è stato l’inventore dello snowboard, ma è stato l’uomo che ha contribuito a far diffondere questo sport fino ad entrare nel programma del Giochi olimpici. "Era l’anima dello snowboard, quello che ci ha regalato lo sport che amiamo"

di F. Q.

Alle ultime Olimpiadi invernali di PyeongChang l’Italia si è emozionata per la medaglia d’oro di Michela Moioli nello snowboard, una disciplina che nel corso degli anni ha attirato sempre più appassionati soprattutto fra le giovani generazioni. Ebbene, il merito di aver inventato la tavola da sci è di Jake Burton Carpenter, morto nella notte all’età di di 65 anni in seguito a complicazioni legate al cancro. La notizia del decesso è stata diffusa dalla società da lui fondata, la Burton Snowboards, in un post su Twitter. “Con il cuore pesante annunciamo che il fondatore di Burton, Jake Burton Carpenter, è morto pacificamente ieri sera circondato dalle persone care a causa di complicazioni dovute al cancro“, ha affermato la compagnia.

Jake Burton Carpenter non solo è stato l’inventore dello snowboard, ma è stato l’uomo che ha contribuito a far diffondere questo sport fino ad entrare nel programma del Giochi olimpici. “Era l’anima dello snowboard, quello che ci ha regalato lo sport che amiamo.#RideonJake”, si legge ancora nel tweet della compagnia accompagnata da una foto di Burton Carpenter in montagna con la sua tavola. Burton ha fondato la sua azienda in Vermont nel 1977, basandosi sul prototipo costruito dall’ingegnere Sherman Poppen più di un decennio prima. La popolarità dello snowboard deve molto agli sforzi del carismatico imprenditore americano di far accettare questo sport nelle principali stazioni sciistiche, dove a lungo è stato visto con sospetto. Nel 1979 si tenne al Pando Ski Lodge, nel Michigan, il primo World Snurfing Championship (Campionato mondiale di snurfing, antesignano dello snowboard) a cui partecipò lo stesso Burton Carpenter con una tavola di sua costruzione. Quella è considerata la prima vera gara di snowboard, mentre il debutto olimpico c’è stato solo ai Giochi Olimpici Invernali di Nagano del 1998, in Giappone.

La piccola azienda che Burton aveva fondato, vendendo solo 300 tavole nel suo primo anno, è diventata in pochi anni un marchio planetario con fatturati da milioni di dollari. “È il papà di questo sport”, aveva detto il leggendario campione olimpico americano Shaun White al New York Times parlando di Burton nel 2015. Quello fu anche l’anno in cui Burton rivelò che gli era stato diagnosticato un disturbo del sistema nervoso, noto come sindrome di Miller Fisher, che lo lasciò paralizzato per diverse settimane. Quattro anni prima gli era stato diagnosticato un cancro ai testicoli e il 9 novembre scorso aveva inviato un’e-mail ai dipendenti dell’azienda dicendo che stava di nuovo combattendo il cancro. “Non ci crederai, ma il mio cancro è tornato“, aveva scritto a ogni singolo dipendente. Burton Snowboards, dove la moglie di Burton, Donna Carpenter, ricopre il ruolo di amministratore delegato dal 2015, ha incoraggiato i dipendenti a trascorrere il venerdì sulle piste del Vermont in onore del fondatore dell’azienda. “È il giorno di apertura a Stowe, quindi fatelo in ricordo di Jake“, ha detto la compagnia.

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