Andrea, terzogenito di Elisabetta II, è stato costretto a farsi da parte due giorni fa da ogni impegno pubblico formale in rappresentanza della famiglia reale britannica, dopo l’effetto boomerang del suo goffo tentativo di autodifesa sul caso Epstein in un’intervista alla Bbc
“Ma proprio non capisci? Non è una buona idea fare questo viaggio in un momento simile. Lascia perdere”. Così avrebbero detto la regina Elisabetta e Carlo al principe Andrea in procinto di partire per un viaggio ufficiale in Barhein, come riferiscono le indiscrezioni riportate dai tabloid inglesi. C’è stato infatti una sorta di veto dell’erede al trono Carlo, suggerito e quasi imposto da Sua Maestà, dietro la decisione di escludere il principe Andrea – investito dallo scandalo delle frequentazioni con il defunto miliardario americano Jeffrey Epstein, sospettato di pedofilia – da una missione diplomatica d’affari in Bahrein. Lo riportano diversi giornali britannici come l’Evening Standard.
Andrea, terzogenito di Elisabetta II, è stato costretto a farsi da parte due giorni fa da ogni impegno pubblico formale in rappresentanza della famiglia reale britannica, dopo l’effetto boomerang del suo goffo tentativo di autodifesa sul caso Epstein in un’intervista alla Bbc. Ma non ha rinunciato al ruolo di promotore di un progetto denominato Pitch@Palace, concepito per garantite consulenza e assistenza ad aziende britanniche dell’hi-tech a caccia di contatti internazionali. Un’attività personale del duca di York e del suo entourage, “totalmente separata” dalle iniziative di corte, come ha precisato una portavoce di Buckingham Palace. Proprio nell’ambito di questo progetto, era stata organizzata una missione in Medio Oriente, con tappa nel Bahrein, a cui il principe avrebbe dovuto partecipare. Senonché ieri è arrivato l’annuncio del forfait.
Stando ai media, il 59enne Andrea avrebbe insistito fino all’ultimo per andare, ma la regina e la Royal Family alla fine lo avrebbero “persuaso” a rinunciare anche a questo viaggio. Un intervento frutto in effetti della pressione di Carlo, scrive l’Evening Standard citando “una fonte altolocata” interna al palazzo, intervenuto “con decisione” – e un atteggiamento sempre più simile a quello di un futuro re ormai in pectore – “non per un qualche scontro di personalità con il fratello minore, bensì per proteggere l’immagine stessa della monarchia”.
Intanto la segretaria privata del duca, Amanda Thirsk, mente dell’intervista alla Bbc, ha lasciato l’incarico. Ma resta vicina ad Andrea come neo chief executive di Pitch@Palace, rende noto la stessa Bbc. Mentre, dopo altre istituzioni, pure la prestigiosa Royal Philharmonic Orchestra prende le distanze dal principe ex amico di Epstein rinunciando al suo patronato.