Televisione

Amici 19, la commissione speciale convocata da Maria De Filippi ammette il rapper Skioffi. Scoppia la polemica: “Testi terrificanti”

Una decisione che è stata come benzina sul fuoco delle polemiche che già nei giorni scorsi avevano travolto Skioffi, che in un suo brano canta “la sbatto contro il muro, tolgo il fondotinta con la forza dei miei schiaffi”

La giuria di esperti convocata da Maria De Filippi ha dato il suo verdetto: il rapper Skioffi (nome d’arte di Giorgio Iacobelli) è stato ammesso alla scuola di Amici 19. Il giovane cantante è finito infatti al centro delle polemiche a causa dei testi di alcuni suoi vecchi brani, considerati sessisti, violenti e aggressivi. La commissione speciale composta da Mauro Coruzzi (Platinette), la cantante Noemi, alcuni giornalisti di carta stampata e web, Barbara Palombelli, e un rappresentate del Moige, ovvero l’avvocato Daniele Bocciolini, si è riunita venerdì negli studi Mediaset ma ha reso noto solo nella puntata di sabato la sua decisione in merito alla vicenda Skioffi, stabilendo una volta per tutte che il rapper poteva avere posto tra i banchi del talent show di Canale 5.

Una decisione che è stata come benzina sul fuoco delle polemiche che già nei giorni scorsi avevano travolto Skioffi. Oltre ai molti commenti sui social, contro la sua ammissione si è schierato anche l’avvocato Bocciolini, membro della commissione che ha votato “no” al suo ingresso ad Amici. “Lo trovo grave è vergognoso. Non sono assolutamente d’accordo con il parere dei miei colleghi della commissione che forse non hanno letto attentamente i testi – ha detto all’Adnkronos -. I testi delle canzoni di questo rapper sono qualcosa di terrificante, ho fatto difficoltà a leggerli. È fondamentale sensibilizzare i ragazzi sul tema e far comprendere loro l’importanza del linguaggio che deve essere veicolo d’amore e mai di odio – ha spiegato Bocciolini -. Gli artisti poi hanno una responsabilità enorme sotto questo profilo e il messaggio che mandano è fondamentale perché non tutti hanno gli strumenti critici per capire”.

Sotto accusa è in particolare il brano “Yolandi”, tratto dal mixtape “JollyMixtape” pubblicato nel 2017 e presente su YouTube. La canzone ha un testo violento con un protagonista maschile che usa violenza su una ragazza. Tra i versi incriminati (e qui pubblicabili) “La sbatto contro il muro, tolgo il fondotinta con la forza dei miei schiaffi”. Anche altri brani contengono testi spinti e forti come “In Fondo Al Bar”, “Succhiamy” e “Psicopatico”. Da una parte i fan del rapper lo hanno difeso etichettando quella produzione come “roba vecchia” e che non riflette il percorso artistico attuale del cantante, testimoniato dall’album “Benjamin” pubblicato a giugno. Altri, e sono la maggioranza, stanno chiedendo di non ammetterlo nella classe, protestando e indignandosi per la violenza inaudita delle parole che inneggerebbero al femminicidio e alcuni passi sono anche blasfemi.

Sempre a proposito della nuova produzione del rapper, una delle canzoni del disco “Benjamin” si intitola “Charles Manson”, il criminale mandante di due tragici fatti di sangue: l’eccidio di Cielo Drive dove furono assassinati l’attrice e moglie di Roman Polanski, Sharon Tate (incinta di otto mesi e mezzo) e quattro suoi amici e quello ai danni del dirigente d’azienda Leno LaBianca e sua moglie. I versi di questa canzone lasciano ben poco spazio all’immaginazione: “Strappale dal grembo il sogno che hanno costruito. Poi lascia il feto sporco nelle braccia del marito”. Dal canto suo il rapper aveva già replicato, in una intervista rilasciata al sito “La casa del rap”, contro chi lo ha criticato in passato per le dure parole usate nelle sue canzoni, tra cui “Yolandi”. “Essere bigotti non è una novità. – ha dichiarato – Se non viene capita una canzone il problema è il loro, probabilmente siamo solo di generazioni diverse. Quando fai tante cose belle, le persone se le dimenticano. Quando arrivi a fare una sola cosa, magari apparentemente sbagliata, le persone se la ricordano a vita. Funziona così”. Bisognerà ora capire la produzione di “Amici”, che per ora tace, cosa voglia fare con un caso così eclatante.