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La Thailandia mette a dieta i monaci buddisti: “La metà sono obesi, a decine sono state amputate le dita di mani e piedi”

A causare questo ingrassare fuori misura dei monaci è soprattutto il fatto che possono mangiare solo il cibo raccolto da donazioni che vengono fatte loro dalle case e dagli abitanti vicini ai loro templi: spesso di scarsa qualità, ma soprattutto ricco di zuccheri e grassi saturi

di Davide Turrini

La Thailandia mette a dieta i monaci buddisti. È la Cnn, con un lungo reportage sul campo a Bangkok, a raccontare dell’impennata dei monaci in sovrappeso. Su circa 350mila religiosi con mantello color zafferano quasi la metà è obesa e mette a rischio la propria salute. Come viene spiegato nel servizio sono almeno due le cause di questo ingrassare fuori misura dei monaci. Intanto esistono regole e abitudini rigidissime nei monasteri e nella vita monacale che non possono essere modificate. Una di queste riguarda il fatto che i monaci possono mangiare solo dalle 6 alle 12 del mattino. E il cibo da mangiare va raccolto da donazioni che vengono fatte loro dalle case e dagli abitanti vicini ai loro templi (in Thailandia oltre il 90% degli abitanti è buddista ndr). Purtroppo, però, con i cambiamenti delle abitudini alimentari della gente comune, il cibo che viene donato ai monaci è spesso di scarsa qualità, ma soprattutto contiene molti zuccheri e grassi saturi.

Una manna per colesterolo, diabete e problemi cardiovascolari. Secondo gli esperti della Università di Chulalongkorn, dove è presente un centro nutrizionale che cura queste patologie, la responsabilità risiede soprattutto nelle bibite ipercaloriche e gassate. Bibite che spesso i monaci ingeriscono dopo le 12 senza poter mangiare. Il dietologo e nutrizionista Jongjit Angkatavanich sta studiando proprio il caso dei religiosi thailandesi: “La gente pensa che semplicemente i monaci mangiano di più, ma non è vero. Il problema è che per la loro vita sedentaria fanno più fatica di altri a smaltire grassi e zuccheri in eccesso”. Parliamo purtroppo di un fenomeno dagli effetti molto gravi. Si contano a decine i monaci a cui sono state amputate dita di mani e piedi. In Thailandia sono circa 32 mila i monasteri e la vita degli studiosi di buddismo è estremamente frugale e rigorosa, quanto incredibilmente sedentaria. Per questo il Ministero della Salute Pubblica thailandese l’anno scorso ha invitato i monaci a seguire alcuni piccoli passi che non vanno incontro alla regole millenarie, fornendo informazioni sulle tabelle caloriche, sui picchi glicemici e i rischi per la loro salute.

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