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M5s, Salvini rilancia la campagna acquisti: “Di Maio e Grillo hanno svenduto il cambiamento. La Lega è aperta ai loro elettori e ai loro eletti”

Matteo Salvini rilancia la campagna acquisti. “Grillo e Di Maio hanno rubato un sogno a milioni di italiani, svendendo il cambiamento in cambio di qualche poltrona offerta dal Pd – ha detto il segretario della Lega commentando l’incontro tenutosi in mattinata tra il fondatore e il capo politico dei 5 stelle – Tantissimi elettori e tanti eletti se ne sono accorti, la Lega è una comunità aperta anche a loro, determinata a proseguire sulla via del cambiamento, in Italia e in Europa. Mai col Pd, la coerenza prima di tutto”.

Non è la prima volta che il leader del Carroccio apre le porte ai delusi del M5s. Il 10 settembre, ad esempio, in vista della riunione degli amministratori di centrodestra che aveva convocato per il successivo sabato a Milano, Salvini spiegava al Corriere della Sera: “I miei continuano a dirmi che c’è un sacco di gente interessata a quello che diciamo noi, dai consiglieri di zona ai parlamentari”. Il porto di partenza naturale era quello di Forza Italia, ma non solo: l’ex ministro dell’Interno puntava a “parecchi e parecchi” eletti tra le file dei 5 Stelle, “gente con la schiena diritta che è disgustata da tutto quello che sta accadendo”.

Il primo annuncio di addio è stato il 14 novembre quello di Ugo Grassi: “A questo punto per me abbandonare il Movimento diventa legittima difesa”, aveva detto il senatore. Grassi, avvocato e professore ordinario di Diritto civile, ha spiegato che non voterà la prima legge di bilancio del governo giallorosso perché contrario all’istituzione di una Agenzia nazionale per la ricerca, prevista dalla manovra: “Vuol dire assoggettare la ricerca italiana a un controllo politico. Per me è aberrante. È una cosa che io non avrei mai voluto trovare in legge di bilancio, è la negazione di quello che c’eravamo promessi. Allo stato, non voto la manovra”, aveva detto all’Adnkronos. Passerà al Carroccio? “Diciamo che poi uno vede che fare”, aveva risposto, spirgando di vedere una “contraddizione tra ciò che mi era stato prospettato, che era oggettivamente il programma M5s, e ciò che sta accadendo”.