In Italia l'organizzazione raccoglie l'eredità di Riparte il futuro, l'associazione nata nel 2013 con il supporto di Libera e Gruppo Abele che per anni ha sfidato la corruzione in Italia. "Partecipare in prima persona è l’unica possibilità per tornare a difendere il bene comune", precisa il direttore della nuova sede milanese Federico Anghelé. "Una lobby buona per difendere il bene comune"
L’organizzazione no profit europea The Good Lobby sbarca in Italia, aprendo la sua prima sede nazionale a Milano. L’obiettivo è quello di unire i cittadini attorno a una lobby “buona” capace di difendere il bene comune. In Italia l’organizzazione, fondata da Alberto Alemanno, docente di diritto europeo alla Hec University di Parigi, e da Lamin Kahadar, avvocato e Pro Bono Manager Europa per Dentons, raccoglie l’eredità di Riparte il futuro, l’associazione nata nel 2013 con il supporto di Libera e Gruppo Abele che per anni ha sfidato la corruzione in Italia. E ora, dopo ottimi risultati, guarda all’Europa portando le propria esperienza in The Good Lobby, affiancando alla lotta alla corruzione anche azioni e campagne contro la disuguaglianze, nepotismo, rassegnazione, favoritismi e sfruttamento indebito delle risorse del pianeta.
“Partecipare in prima persona è l’unica possibilità per tornare a difendere il bene comune – afferma Federico Anghelé, già responsabile delle relazioni istituzionali di Riparte il futuro e ora direttore della nuova sede italiana di The Good Lobby -. Per questo abbiamo deciso di portare tutta la nostra esperienza a servizio di una missione più grande: rendere più democratica, unita ed equa la società in cui viviamo”.
Tante le battaglie già vinte dall’associazione, come quella per ottenere una legge sulla libertà di informazione, e tante altre ancora da combattere: al Parlamento l’organizzazione chiede una legge efficace sul conflitto di interessi, una normativa che contrasti realmente evasione fiscale e riciclaggio e una legge che regolamenti l’attività di lobbying.
“Vista l’abbondante iniziativa delle attuali forze di governo ci aspettiamo che una legge sul lobbying venga presto inserita tra le priorità dell’agenda politica – conclude Federico Anghelé – La lobby buona dei cittadini si impegnerà perché questo accada come primo atto della nostra attività sul territorio nazionale. Tanto più che, secondo un sondaggio che abbiamo condotto a luglio su un campione di senatori e deputati, il 95% dei parlamentari intervistati dell’attuale maggioranza considera molto urgente l’approvazione di una normativa ad hoc”. Sul tema, infatti, sono state già presentate circa 50 disegni di legge in 50 anni. Otto solo durante l’ultima legislatura e tutti firmati da forze politiche di maggioranza: quattro del Pd, due del M5s, due dell’attuale Italia Viva.
Intanto, il prossimo 13 dicembre si terrà a Bruxelles, dove ci sono gli uffici dell’organizzazione, la cerimonia di premiazione dei Good Lobby Awards: ogni anno i cittadini, le organizzazioni, gli studi legali, gli accademici, le collaborazioni e i filantropi che si sono distinti per il loro impegno, verranno premiati. Cittadina lobbista del 2018 è stata nominata Greta Thunberg, scelta dalla giuria di The Good Lobby prima che diventasse famosa e che il suo impegno contro il cambiamento climatico avesse un impatto planetario. 130 i candidati in tutto per l’edizione 2019, tra i quali 13 italiani.
Foto dal profilo Facebook del direttore di The Good Lobby Federico Anghelé