Ora l'imputata si trova agli arresti domiciliari presso una struttura Rems per curare la sua ossessione: durante un interrogatorio si è giustificata sostenendo di "voler essere solo un'amica della Mannoia, non una sua nemica"
Pedinamenti continui, ore appostata sotto casa a suonare al citofono, squilli nel cuore della notte e ancora lettere, sms, continue richieste di soldi e biglietti per i concerti fino all’ultimo episodio, conclusosi con l’arresto da parte dei carabinieri: i calci alla porta di casa della cantante. Per questo ora è a processo una donna di 31 anni, accusata di essere la stalker di Fiorella Mannoia. Una fan fin troppo opprimente che, una sera dello scorso luglio, ha iniziato a tirare calci contro la porta di casa della Mannoia e poi addirittura ad usare una panca come ariete nel tentativo di sfondarla ed essere ricevuta dall’artista che, invece, non ha esitato a chiamare le forze dell’ordine che hanno finalmente fermato la donna. Ora l’imputata si trova agli arresti domiciliari presso una struttura Rems per curare la sua ossessione: durante un interrogatorio si è giustificata sostenendo di “voler essere solo un’amica della Mannoia, non una sua nemica”.
Secondo il pm Eleonora Fini, la donna ha sviluppato “una pericolosa ossessione per l’artista”, come riferisce Il Messaggero, e ha continuato a perseguitare Fiorella Mannoia nonostante fosse già stata sottoposta a un divieto di avvicinamento. “È una donna fragile – ha detto il suo legale al quotidiano romano -. Ha chiesto scusa alla cantante. Le ha scritto anche una lettera. Contiamo su un segnale dell’artista”. La cantante però l’aveva denunciata più volte nel corso degli ultimi mesi, spaventata dai comportamenti persecutori di quella fan che era arrivata addirittura a infastidire anche sua sorella e sua nipote chiedendo soldi o biglietti per avere un posto in prima fila ai suoi concerti.