“Sophia” è stata danneggiata per la sesta volta. Così è chiamata la scultura di bronzo presa di mira dai vandali in piazza Aranci a Massa in memoria di Cristina Biagi, la donna uccisa dal marito il 28 luglio del 2013. Secondo quanto riferito dal Comune, non si tratterebbe di un gesto mirato ma resta il fatto che l’ennesimo “raid” si è verificato domenica, alla vigilia della giornata internazionale sulla violenza delle donne. “Il gesto — spiega il sindaco Francesco Persiani — è l’opera involontaria di alcuni ragazzini che in piazza giocano e a volte si appoggiano alla statua. Non c’era il dolo per distruggere un simbolo che ricorda Cristiania Biagi che tutti noi vogliamo tutelare. Dico questo non per difendere l’amministrazione ma la mia città che è completamente estranea a forme di vandalismi maschilisti. Il ricordo di Cristina Biagi e in tutti noi e tutti noi vogliamo onorare la sua memoria“.

Un gesto, volontario o no, che la famiglia di Cristina Biagi ha denunciato dopo che aveva chiesto all’amministrazione di installare almeno una luce per proteggere la statua: cosa che fino ad ora non è stato fatto. Si sta cercando di risalire ai responsabile, ma non sarà facile dal momento che mancano nella zona telecamere adeguate. “Il sito è stato scelto dalla famiglia — precisa il sindaco —. Stiamo valutando anche la possibilità di spostare la statua, di comune accordo con la famiglia naturalmente, di metterlo in un luogo più sicuro ma ugualmente visibile”. Una scelta che lascia dei dubbi al fratello di Cristina, Alessio Biagi che sul suo profilo Facebook scrive: “Abbiamo pensato di rimuoverla soltanto nel caso in cui l’attuale amministrazione ci comunichi chiaramente che la cura di ‘Sophia’ è un impegno troppo gravoso o un’opera difficile da gestire. Rimuoverla, non spostarla, tuttavia: essendo stata donata al Comune di Massa e alla cittadinanza, dobbiamo essere autorizzati per regalarla ad una città che ha intenzione di prendersene realmente cura, contro i vandali, sensibilizzando i ragazzini sul valore simbolico di un’opera d’arte nonostante Massa resti la nostra città e la città di Cristina. E piazza Aranci il luogo dove abbiamo voluto installarla con il benestare della sovrintendenza dei Beni Culturali della Toscana”.

Alessio Biagi conclude spiegando perché era stata scelta la piazza di Massa per posizionare la statua: “Uno degli ultimi ricordi di Cristina è legato proprio a questo luogo, ad una delle panchina e quando nel 2016 vidi una madre abbracciata ai figli proprio su quella panchina dove è installata “Sophia”, ebbi l’idea di creare un luogo, al centro della città, che rappresentasse un piccolo tempio di riflessione. Per questo la dedica recita: ‘A tutte le madri‘”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Violenza sulle donne, Mattarella: “Emergenza pubblica, molto resta da fare. Serve l’impegno di tutti per sostenere vittime e loro figli”

next
Articolo Successivo

Violenza sulle donne, la scuola di Udine in cui si insegna l’educazione di genere: “Così i ragazzi imparano a riconoscere le emozioni”

next