Dell e HP saranno tra le prime aziende a vendere portatili con supporto 5G integrato, grazie alla collaborazione industriale tra Intel e Mediatek. Intel ieri ha annunciato di aver siglato un accordo con Mediatek per lo sviluppo, la certificazione e il supporto di modem 5G – di fatto un chip. In dettaglio, il colosso statunitense definirà le specifiche, mentre l’azienda taiwanese sarà responsabile dello sviluppo e della produzione del modem 5G. Dopodiché Intel svilupperà e convaliderà anche l’integrazione hardware e software a livello di piattaforma.
“Il 5G è pronto a liberare un nuovo livello di elaborazione e connettività che trasformerà il modo in cui interagiamo con il mondo. Questa partnership con MediaTek riunisce i leader del settore con una profonda esperienza di ingegneria, integrazione di sistema e connettività per offrire esperienze 5G sulla prossima generazione dei migliori PC del mondo”, ha dichiarato Gregory Bryant, vicepresidente esecutivo Intel e direttore generale del Client Computing Group.
I primi prodotti Dell e HP saranno disponibili a partire dal 2021, ma non è escluso che da qui a quella data si facciano avanti altre grandi firme del settore. Bisogna considerare infatti che le reti mobili di quinta generazione – già attive ad esempio in alcune città italiane grazie a Vodafone e TIM – rappresentano un passo in avanti per “la convergenza dell’informatica e delle comunicazioni”, come ha sottolineato Intel.
“Il nostro modem 5G per PC, sviluppato in collaborazione con Intel, è fondamentale per rendere il 5G accessibile e disponibile su piattaforme domestiche e mobili”, ha sottolineato Joe Chen, presidente di MediaTek. “Il 5G introdurrà la prossima era di esperienze PC e la collaborazione con Intel, leader del settore informatico, evidenzia l’esperienza di MediaTek nella progettazione della tecnologia 5G per i mercati globali. Con questa partnership, i consumatori saranno in grado di navigare, riprodurre in streaming e giocare più velocemente sui propri PC, ma ci aspettiamo anche che innovino con il 5G in modi che non avevamo ancora immaginato”.