La polemica è nata dopo la pubblicazione di un post da parte del membro del Carroccio in cui quest'ultimo minimizza il fenomeno, aggiungendo che "esiste anche la violenza delle donne sugli uomini, purtroppo ancora poco riconosciuta, poco condannata e poco dibattuta"
Nella giornata contro la violenza sulle donne ed è subito polemica per un post su Facebook pubblicato dal consigliere comunale leghista di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, Umberto La Morgia: “Il 90% delle denunce di violenza di uomini su donne sono false e vengono archiviate intasando procure e tribunali. Ma questo non fa notizia”, ha scritto il membro del Carroccio. Affermazioni che hanno provocato gli attacchi da parte delle opposizioni, con il partito di Matteo Salvini che si è dissociato dalle parole del consigliere.
Nel suo intervento social, La Morgia ha scritto che “la violenza non ha sesso. Se vogliamo veramente parlare di pari opportunità, vorrei far presente che esiste anche la violenza delle donne sugli uomini, purtroppo ancora poco riconosciuta, poco condannata e poco dibattuta”. Violenza, prosegue il post, “non solo fisica, ma che si manifesta anche attraverso l’alienazione parentale (la distruzione del rapporto padre-figlio da parte della madre) e le migliaia di false denunce che le donne usano per avvantaggiarsi sull’uomo in sede di separazione civile, il quale spesso viene ridotto sul lastrico”.
La Lega emiliana, a due mesi dal voto per le Regionali, prende le distanze dal suo consigliere. Lo fa attraverso le parole di Gianluca Vinci, segretario in Emilia, specificando che “il consigliere La Morgia parla evidentemente a titolo personale, con affermazioni da cui ci dissociamo. Le sue parole, inopportune, non cancellano però la verità dei fatti. La Lega al governo ha dimostrato concretezza nella lotta alla violenza contro le donne, tanto da aver portato in aula il Codice Rosso che oggi è legge”.
Vinci continua dicendo che “nei 14 mesi di governo (la Lega, ndr) ha inasprito le pene per chi commette violenza, stanziato risorse per assunzioni nella Giustizia e nella pubblica amministrazione, ripristinato, grazie all’allora ministro Bongiorno, il turnover al 100% e introdotto il fondo anti-ostaggio per le donne che vogliono allontanarsi temporaneamente dall’abitazione”.
Gli attacchi più duri arrivano da Partito Democratico e Italia Viva. La presidentessa della commissione d’inchiesta al Senato sul femminicidio, Valeria Valente, ha dichiarato che “fa veramente tristezza che nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne un consigliere comunale della Lega, Umberto La Morgia, trovi il tempo di dire che il 90% delle denunce di violenza di uomini su donne siano false. Non solo è un dato assolutamente falso, ma è un’affermazione profondamente offensiva e irrispettosa per le tantissime donne che hanno denunciato e per le tante che ancora non hanno trovato il coraggio di farlo. Parole che assumono un peso e una gravità maggiore se pensiamo che sono state pronunciate da chi è chiamato a rappresentare le nostre istituzioni tutti i giorni”.
Anche Lucia Annibali, deputata di Italia Viva, capogruppo in commissione Giustizia e vittima nel 2013 di un attacco con l’acido ordinato dal suo ex fidanzato, è intervenuta dicendo che “il consigliere comunale leghista dovrebbe vergognarsi. Affermare che il 90% delle denunce di violenza sono false non solo è una menzogna, ma implica la negazione di un dramma vissuto ancora da troppe donne. Semmai il problema è che sono ancora poche le denunce rispetto al numero di violenze subite”. Annibali conclude poi aggiungendo che “anche quando viene richiesta un’archiviazione o viene assolto l’imputato, non si può dire che le denunce siano strumentali. In molti casi è mancata la possibilità di dare la prova del fatto o la donna è stata indotta a mitigare le affermazioni, anche per la solita idea di non mandare in carcere il padre dei propri figli. Sono tanti i fattori che inducono le donne ad alleggerire le accuse e a causare una derubricazione dei reati imputati, a partire dalla paura, la necessità di voltare pagina nella vita e non far permanere i contrasti. O ancora per stanchezza. Il negazionismo di La Morgia è profondamente irrispettoso ed è la dimostrazione che ancora tanto si deve fare per cambiare una cultura che è humus proprio di quella violenza che ci stiamo impegnando a sconfiggere”.