"Girava con cappellino, guanti e un secchio contenente il liquido maleodorante. E poi - hanno raccontato i testimoni - quel sorriso prima di riversare le feci contro le povere vittime"
Si avvicinava alla sue vittime, gli sorrideva e poi, all’improvviso, gli rovesciava addosso un secchio pieno di escrementi. Era questo il modus operandi del lanciatore seriale di escrementi che ha seminato il panico nella città di Toronto: ora la polizia canadese ha arrestato un ragazzo di 23 anni sospettato di essere l’uomo immortalato da alcune telecamere di videosorveglianza mentre lancia gli escrementi. Quattro gli episodi in tutto negli ultimi giorni, l’ultimo dei quali ai danni di una ragazza appena uscita dall’Università di Toronto: proprio gli studenti erano il suo obiettivo, ha spiegato la polizia canadese come riferisce il Daily Mail.
“Girava con cappellino, guanti e un secchio contenente il liquido maleodorante. E poi – hanno raccontato i testimoni – quel sorriso prima di riversare le feci contro le povere vittime”. Ancora non sono chiari i motivi dietro al folle gesto: gli inquirenti non si sono sbilanciati e hanno fatto sapere che sono in corso indagini anche per accertare la salute mentale del giovane. “Ringraziamo la comunità per l’aiuto e il supporto in questa indagine – ha detto l’agente Alex Li ai media canadesi -. E’ stata una vicenda abbastanza inquietante ma il nostro team è riuscito ad arrestare il sospettato che ora dovrà rispondere delle accuse in tribunale”.
Agli agenti sono arrivati i complimenti del sindaco John Tory: “La polizia ha fatto un grande lavoro, arrestando l’uomo sospettato degli attacchi. Spero che dopo l’operazione portata a termine dagli investigatori, possa tornare la serenità presso le nostre università e i nostri campus”, ha detto.
Great work by @TorontoPolice arresting an individual in the “feces attacks” investigation. He can’t face justice or be given help until apprehended and it seems our police have that in hand. I hope this arrest will help calm concern on campuses and across the city. https://t.co/AJ2kI6Y9Dt
— John Tory (@JohnTory) 27 novembre 2019