Il Consiglio Superiore della Magistratura si schiera in difesa dei giudici contro le affermazioni di Luigi Di Maio, Matteo Renzi e Matteo Salvini ‘colpevoli’ di aver attaccato i magistrati in seguito ad alcune sentenze. La Prima Commissione del Csm ha approvato a maggioranza la proposta di pratica a tutela dei giudici, con quattro componenti togati che hanno votato a favore, a differenza dei consiglieri laici Emanuele Basile (Lega) e Filippo Donati (M5s).
Per quanto riguarda l’attuale ministro degli Esteri, il caso preso in esame è quello riguardante le dichiarazioni sulla sentenza del giudice di Avellino sul bus carico di pellegrini che finì in una scarpata causando 40 morti. Dopo l’assoluzione dell’allora amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, il capo politico dei Cinquestelle aveva dichiarato: “Il grido di dolore delle famiglie delle vittime di Avellino dopo l’assoluzione dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, lo capisco e mi fa incazzare. Per essere chiari, io ce l’ho con la feccia politica che in questi anni ha firmato ad Autostrade contratti capestro che li solleva da ogni responsabilità, dandogli tutte le garanzie economiche e legali del caso”. Poi aggiunse: “Quel guard rail di Autostrade poteva reggere invece di essere tranciato come carta velina? Secondo molti esperti e periti che hanno preso parte al processo, sì. Secondo i giudici, invece, Autostrade per l’Italia non ha colpe. È incomprensibile“.
Matteo Renzi, invece, è finito nel mirino dei consiglieri per le dichiarazioni rilasciate dopo l’arresto dei suoi genitori, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, con l’accusa di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. “Chi ha letto le carte e ha un minimo di conoscenza giuridica sa che privare persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme“, aveva commentato l’ex premier. Che poi aveva aggiunto: “Anche se in tanti cercano parole di consolazione, io conosco la verità che nessuno vuole dire. Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo”.
Infine, anche il capo della Lega, Matteo Salvini, ai tempi in cui era a capo del Ministero dell’Interno, ha rilasciato dichiarazioni segnalate dal Csm dopo la decisione del Tribunale per i ministri di chiedere l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti sul caso della Nave Diciotti. In quell’occasione, il leader del Carroccio aveva commentato dicendo: “Ci riprovano. Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia. Non ho parole. Paura? Zero. Sono pronto all’ergastolo perché ho bloccato e ribloccherò la procedura di sbarco dei migranti”. Poi, mostrando i documenti della procedura in una diretta su Facebook, aveva continuato: “Non cambio di un centimetro la mia posizione. Lo rivendico, lo confesso. Ho bloccato i migranti e mi dichiaro colpevole per i mesi a venire. Sono stato sequestratore una volta, lo sarò ancora. Ma nessuno sbarca”.