“La polemica sulla prescrizione? Io veramente non so cosa muova i miei amici del Pd a fare uscite così incaute su questo tema“. È il monito lanciato da Gianrico Carofiglio, ex magistrato ed ex senatore del Pd, nel corso di “Otto e Mezzo”, su La7, a proposito dello scontro interno alla maggioranza sulla prescrizione e delle parole dei dem Andrea Marcucci (“M5s non detta l’agenda dei provvedimenti”) e Andrea Orlando (“Sulla prescrizione l’accordo è da trovare”).
Carofiglio, che ironizza sulla sua totale sintonia con il direttore del Fatto, Marco Travaglio, aggiunge: “Qui non c’è nessuna questione di farsi dettare l’agenda, come sostiene Marcucci. La legge c’è, come ha detto Travaglio. Si è parlato di processo breve e di tempi certi del processo in un’epoca geologica diversa, quando regnava Berlusconi che tentava di bloccare i processi con tutti i mezzi. Io ricordo un intervento che feci in Senato. E dissi: ‘Adesso facciamo il processo breve, quindi non potrà che durare 2 o 3 anni, come si diceva. Poi introdurremo anche le malattie brevi, per cui non puoi stare ricoverato più di un mese. Se non sei guarito entro un mese, vai fuori dall’ospedale'”.
Lo scrittore sottolinea: “Certo che ci vorrebbero mezzi, norme e strutture che consentanom di accelerare i tempi dei processi. Ci vorrebbe sicuramente una riforma epocale, ma una riforma della prescrizione, con tutti i suoi difetti, è stata fatta ed è arrivata in un sistema in cui accadevano delle cose vergognose“.
Carofiglio racconta un episodio accaduto quando era pm a Bari: “Ci fu in Puglia una colossale truffa realizzata da un’impresa mafiosa, legata ai clan palermitani. Facemmo un’indagine accuratissima, addirittura gli indagati erano così incastrati che furono costretti a confessare in incidente probatorio. Andammo al dibattimento e il processo, che durò tempi regolari, finì qualche giorno prima della sentenza con la prescrizione dovuta alla legge Cirielli. Questa è una cosa vergognosa. Se a un giudice di un Paese anglosassone dite come funzionava o funziona ancora la prescrizione in Italia, si mette a ridere perché pensa che lo stiate prendendo per il naso“.