Meno multe per chi evade i tributi locali ma poi si “ravvede”. E la possibilità per i negozianti di godere del credito fiscale previsto se accetteranno transazioni con carta anche nel caso in cui il cliente paghi con il cellulare. Sono alcune delle novità previste dagli emendamenti al decreto fiscale approvati dalla commissione Finanze della Camera. C’è poi un “primo passo” per abbattere i costi degli assorbenti igienici: c’è l’intesa per ridurre dal 22% al 5% l’Iva ma solo sui prodotti compostabili o biodegradabili. “Tagliata la tampon tax. Un primo segnale di attenzione per milioni di ragazze e donne nel decreto fiscale su cui abbiamo lavorato con le deputate di maggioranza di intergruppo donne”, commenta il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. D’accordo Laura Boldrini che parla di “un primo importante risultato dopo anni di battaglie”. Tra i capitoli ancora da affrontare ci sono la revisione della stretta sulle ritenute negli appalti e l’inasprimento delle pene per i reati tributari. L’esame del decreto in aula alla Camera inizierà invece martedì prossimo, il 3 dicembre.
Un emendamento a prima firma Alberto Luigi Gusmeroli, della Lega, prevede l’estensione ai tributi locali, come Imu e Tari, del ravvedimento operoso grazie a cui i contribuenti che saldano spontaneamente, seppur in ritardo, un mancato pagamento delle tasse, ottengono una riduzione della multa. La norma al momento in vigore prevede che ciò sia possibile solo per i tributi statali.
Anche i pagamenti effettuati con cellulari daranno poi il diritto, per gli esercenti, al credito d’imposta del 30% già previsto per le transazioni con gli altri pagamenti elettronici che finora escludeva i sistemi innovativi di pagamento dei circuiti fintech. La novità è contenuta in un emendamento dei relatori.
La commissione Finanze ha poi approvato l’emendamento del governo per escludere le fatture elettroniche emesse ai servizi di sicurezza da quelle per le quali sono previsti particolari obblighi di conservazione, come quello che prevede vengano memorizzate per almeno 8 anni. L’obiettivo è tutelare la riservatezza delle attività.
In arrivo, sempre, con il decreto fiscale, un aumento delle indennità per i sindaci dei piccoli Comuni. I primi cittadini di amministrazioni sotto i 5mila abitanti dovrebbero arrivare a 1.400 euro al mese. La novità arriverà nei prossimi giorni con l’ok a un emendamento Pd a prima firma Mancini, riformulato, sul quale la maggioranza avrebbe trovato l’intesa. Per il pagamento degli straordinari delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, relativi al 2018, verranno stanziati 180 milioni di euro. La misura è contenuta in un emendamento del governo.