“Ero al centro della rotonda quando la macchina mi ha agganciato al centro del cofano. L’auto mi ha trascinato avanti, poi ha inchiodato e sono caduta giù. Il guidatore si è fermato, piangeva, ha ammesso le sue colpe. Poteva finire molto peggio. Se la macchina era di un altro tipo, ero finita sotto“. Così la campionessa di ciclismo Letizia Paternoster ricostruisce quei drammatici momenti che ha vissuto una settimana fa quando, mentre si stava allenando in bici, è stata investita da un’auto a Riva del Garda. Fortunatamente non si è fatta nulla di grave, solo una frattura al polso, qualche graffio e un grande spavento ma “poteva finire molto peggio“, come lei stessa ha detto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Vent’anni, originaria di Cles in provincia di Trento, Letizia Paternoster è una dei talenti del ciclismo su pista italiano. Ha vinto una medaglia d’argento ai Mondiali nell’omnium e due bronzi nel quartetto. Il suo sogno è partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020, intanto ha deciso di raccontare l’incidente che le è capitato per sensibilizzare sul tema e si propone per fare qualcosa a riguardo anche su Instagram dove conta oltre 126mila followers. “Ora mi è rimasta la paura – ha confessato la giovane – anche in macchina. Fino a quel giorno non l’avevo mai avuta. Magari potessi diventare io, con i miei follower, una testimonial della sicurezza”.