Il ministro dell’Istruzione ha firmato il decreto per gli interventi di messa a norma degli edifici: le risorse saranno assegnate agli enti locali. Un finanziamento che era stato più volte sollecitato dall’Associazione presidi. Cittadinanzattiva: “Un passo avanti, anche se non risolutivo e non sufficiente"
Un piano straordinario per adeguare gli istituti scolastici alla normativa antincendio. Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha firmato il decreto per gli interventi di messa a norma delle scuole: prevede un finanziamento complessivo di 98 milioni di euro. Le risorse saranno assegnate con un avviso pubblico nazionale rivolto agli enti locali da adottare entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto. Potranno candidarsi Comuni, Province, Unioni di comuni e Città metropolitane e i relativi contributi saranno concessi direttamente agli enti locali che così potranno mettere in regola gli istituti e le strutture adibite a uso scolastico entro la fine del 2021, come previsto dall’attuale normativa.
I contributi a disposizione degli enti locali saranno fino a 70mila euro per le scuole del primo ciclo e fino a 100mila per le scuole del secondo ciclo di istruzione. Un finanziamento che era stato più volte sollecitato dall’Associazione nazionale presidi che proprio sulla questione della normativa antincendio aveva scritto una lettera al ministero (all’epoca guidato dal leghista Marco Bussetti) nella quale chiedeva impegni certi e precisi di fronte all’ennesima proroga: “Non attendiamo un’ulteriore tragedia per renderci conto dell’urgenza della messa in sicurezza degli edifici scolastici a partire dall’adeguamento alla normativa antincendio. Decorso inutilmente l’ennesimo termine per la messa a norma (31 dicembre 2018) resta solo l’obbligo – scriveva il presidente dell’Anp Antonello Giannelli – dei dirigenti delle scuole di contenere il rischio attraverso misure meramente organizzative che non eliminano, però, le carenze strutturali e rischiano di produrre effetti solo temporanei e non risolutivi”.
“Si ricorderà – continua Giannelli – la nota del ministero dell’Interno del 18 aprile 2018 che, nell’indirizzare l’attività di controllo a carico dei dirigenti scolastici, sembra pretendere che siano solo quest’ultimi a dover risolvere le diffuse e vistose carenze edilizie, non considerando che la proprietà degli immobili è degli enti locali”. Giannelli sottolineava proprio l’urgenza di finanziamenti per l’antincendio: “È urgente intervenire destinando agli enti locali proprietari, risorse economiche commisurate ai necessari lavori di messa in sicurezza degli edifici, così da adeguare il patrimonio edilizio scolastico alle normative vigenti. In assenza – cita la missiva – di un cospicuo piano d’interventi la questione della sicurezza delle scuole si riduce ad un improduttivo rituale di controlli e sanzioni, particolarmente gravoso per i dirigenti”.
Il finanziamento di oggi trova, tuttavia, la critica di Cittadinanzattiva: “Si tratta di un altro tassello utile – spiega la responsabile Scuola dell’associazione, Adriana Bizzarri – per la sicurezza delle scuole anche se non risolutivo e non sufficiente come stanziamento. Tuttavia è un passo avanti visto che ad oggi solo un terzo delle scuole è dotato del certificato antincendio che, come sempre abbiamo sottolineato, non è un mero adempimento burocratico. Infatti la normativa antincendio prevede l’installazione di scale di emergenza per gli edifici a più piani, un certo numero di vie d’uscita e parametri stringenti rispetto al numero di alunni per aula“. “Tutti elementi essenziale per la sicurezza delle scuole”, conclude Bizzarri.