Correrà in una lista di partito e in una “del presidente”, senza il simbolo del Pd. Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna candidato per il secondo mandato alle regionali del 26 gennaio 2020, ha deciso di costruirla dando spazio a tutte le componenti, e l’incarico di formarla è stato diviso a metà tra due esponenti di aree politiche precise. Il primo è Gian Luca Galletti, da sempre vicino a Pierferdinando Casini, rappresentante del mondo cattolico e centrista per eccellenza. Ministro dell’Ambiente nel Governo Renzi e Gentiloni, sta reclutando una serie di candidati dall’area cattolica e civica. L’altra metà della lista del presidente, quella “laica”, è affidata, secondo le indiscrezioni, a Sergio Pizzolante, ex Uil, poi militante in FI e Pdl e ora neo esponente di Italia Viva. In entrambi gli elenchi ci saranno nomi a sorpresa ma, la lista “del presidente” è senz’altro quella che desterà più scalpore e dove troverà posto una galassia variegatissima del mondo politico esterno al Pd, civico e cattolico.
La lista del presidente – Per fare un esempio, una proposta di candidatura nella parte della lista affidata a Galletti, è già stata avanzata a Giorgio Tonelli, giornalista Rai e vicepresidente regionale delle Acli. Sul fronte invece di Pizzolante, Italia Viva esprimerà almeno due candidature che passeranno al vaglio anche di Isabella Conti, la sindaca anticemento di San Lazzaro rieletta con un plebiscito dell’80% e tra le prime, in regione a seguire l’ex premier nel suo nuovo partito. Conti caldeggerebbe la candidatura di Alessandro Arcidiacono, fondatore della onlus ‘Bimbo tu’ che sostiene i bimbi con malattie del sistema nervoso e tumori, mentre avrebbe già stroncato quella dell’ex sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti. Ci sarà, poi, da dare rappresentanza anche al sostegno elettorale a Bonaccini del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, scegliendo qualcuno a lui vicino: il nome che più ricorre è quello dell’ex assessore allo Sport, Giovanni Marani. Si parla anche delle assessore Ines Seletti e Nicoletta Paci.
La lista del Pd – Per quanto riguarda la lista del Pd, invece, tante saranno le riconferme ma anche i nomi a sorpresa. La formazione dell’elenco dei candidati seguirà una rigorosa ripartizione territoriale. Il Pd di Bologna, che lunedì prossimo si riunirà in direzione, si prepara alla riconferma di Stefano Caliandro, capogruppo in Regione e legatissimo alla segreteria bolognese che, con ogni probabilità, sarà capolista. Un ruolo che era stato chiesto dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera che, secondo i rumors, dopo aver ricevuto un rifiuto dal partito, avrebbe deciso di non ricandidarsi. Altre riconferme di consiglieri attese sono quelle del cattodem, ex renziano, Giuseppe Paruolo, di Antonio Mumolo e di Francesca Marchetti. Blindatissima, poi, la candidatura dell’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini. Molto probabile una new entry rappresentata dalla vicesindaca di Bologna, Marilena Pillati. E si vocifera anche di un posto in lista per l’ex assessore del Comune di Bologna, Andrea Colombo, molto vicino al movimento delle sardine, che potrebbe, però, trovare posto anche nella lista del presidente. Da Reggio Emilia, correranno Federica Franceschini, responsabile organizzativa della Fondazione Palazzo Magnani, Roberta Mori, consigliera regionale uscente, insieme ai colleghi in Assemblea legislativa, Ottavia Soncini e Fabrizio Benati.
In corsa anche Andrea Costa, sindaco di Luzzara e segretario provinciale Pd e Alessio Mammi, ex sindaco di Scandiano. Resta invece fuori dalla candidature Giammaria Manghi, attuale sottosegretario in Regione. Per lui si parla di un ruolo bis in giunta nel caso di conferma di Bonaccini. Modena schiera un ex grillino, Piergiorgio Rebecchi; l’assessore regionale uscente Palma Costi; gli attuali consiglieri regionali Giuseppe Boschini, Enrico Campedelli, Luca Sabattini e Luciana Serri; l’ex assessora comunale Francesca Maletti, e Giulia Bosi, assessora del Comune di Formigine.
Da Parma tenteranno il bis i consiglieri regionali Barbara Lori, Massimo Iotti e Alessandro Cardinali. Ha accettato la candidatura anche l’assessora regionale alla Caccia, Simona Caselli. Per Piacenza correranno quattro candidati: i due consiglieri uscenti Gianluigi Molinari e Katia Tarasconi; Giuseppe Biasini, ex direttore di Arpae Piacenza e Benedetta Scagnelli, componente dell’assemblea nazionale Pd. Fuori dalle liste, invece, Paola Gazzolo, assessora all’Ambiente dell’attuale Giunta Bonaccini. A Ferrara, il Pd ha scelto la consigliera regionale uscente Marcella Zappaterra e il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, ex grillino, espulso dal Movimento nel 2014.
Passando alla Romagna, a Forlì si ricandida Paolo Zoffoli, consigliere uscente. Insieme a lui, due giovani donne: Rosa Grasso, assessora alla Cultura nel Comune di Modigliana e Sara Samorì, già assessora allo Sport del Comune di Forlì. A Cesena, la Direzione Pd ha votato all’unanimità la ricandidatura della consigliera regionale Lia Montalti che sarà accompagnata, in lista, da Massimo Bulbi, ex presidente della Provincia e poi sindaco di Roncofreddo. Rimini schiera i consiglieri regionali uscenti Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi, l’assessora al Bilancio, Emma Petitti, e il segretario del Pd di Cattolica, Alessandro Belluzzi. A Ravenna, infine, correranno nella lista Pd i consiglieri uscenti Gianni Bessi e Manuela Rontini; Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo, e Mirella Dalfiume, coordinatrice delle Donne Democratiche.