“A 35 anni Erika De Nardo si è sposata, cercando di dimenticare i fantasmi del passato”. Lo ha rivelato al settimanale Oggi don Antonio Mazzi, fondatore della Comunità Exodus che ha ospitato la giovane. Sono passati diciotto anni dal duplice omicidio di Novi Ligure, quando Erika e Omar uccisero a coltellate la madre e il fratellino di lei. Da tempo i due sono usciti dal carcere e hanno cercato di rifarsi una vita.
Don Mazzi, alla vigilia dei suoi 90 anni, ha rilasciato una lunga intervista al settimanale, in cui afferma che “Erika ha una nuova vita, si è sposata. Ha maturato la giusta consapevolezza sulla tragedia, quella che permette di continuare a vivere. Il padre è stato molto importante in questo processo”.
Erika De Nardo aveva sedici anni quando, il 21 febbraio 2001, a Novi Ligure, insieme all’allora fidanzatino Omar Favaro, anche lui sedicenne, uccise a coltellate la madre Susi Cassini e il fratello Gianluca, di undici anni. In primo grado, nel dicembre 2001, il tribunale dei minori di Torino condannò Erika a 16 anni e Omar a 14 anni, sentenza confermata in Cassazione. Per effetto dell’indulto e dello sconto di pena per buona condotta, per entrambi il periodo di detenzione si ridusse, fino al loro definitivo ritorno in libertà: per Omar da marzo del 2010, per Erika dal dicembre 2011.
Lui, dopo essersi trasferito con i genitori da Asti ad Acqui Terme, ha provato a rifarsi una vita in Toscana con una compagna. Per lei, già prima del “fine pena”, si erano aperte le porte della comunità Exodus di don Mazzi, dove è rimasta per alcuni mesi anche dopo. Nel periodo di detenzione Erika si è prima diplomata e poi laureata in filosofia con 110 e lode, mentre in comunità si è occupata di volontariato. In tutti questi anni il padre Francesco le è stato sempre vicino.