L'esemplare femmina era lungo 178 centimetri. Valerio Manfrini, biologo del Centro studi cetacei ha dichiarato ai quotidiani locali che lo strozzamento "è avvenuto quando l’animale era ancora in vita"
È stata trovata morta ad Ardea, con un filo di nylon che l’ha stritolata sopra la pinna caudale fino a farla morire. Meridiananotizie.it riporta la notizia e le immagini dell’esemplare di delfina spiaggiata sul lungomare degli ardeatini. Secondo quanto dichiarato al sito dal biologo del Centro Studi Cetacei Valerio Manfrini, il mammifero si è trascinato “un ammasso informe di legni, ombreggiante, rifiuti vari e barili di plastica come quelli usati per le reti da posta. Lo strozzamento a ridosso della coda è avvenuto quando l’animale era ancora in vita, testimoniato dalla necrosi della coda stessa. È probabile che lo strozzamento della fune sia stato causato dai tentativi del delfino di liberarsi”.
La delfina, un esemplare di stenella striata, era lunga 178 centimetri. Gli esemplari adulti possono raggiungere i 2,10 metri, mentre i piccoli alla nascita misurano mediamente 90 centimetri. Il corpo, spiega ancora Manfrini a Latina Oggi, “era in uno stato di moderata decomposizione, tranne la coda che era visibilmente necrotica e ormai lacerata. Probabilmente, nel tentativo di liberarsi, la fune si è stretta ancora di più”. I giornali locali scrivono che domenica 1 dicembre la carcassa, che è stata messa in sicurezza, sarà analizzata dall’istituto zooprofilattico.