Stefania Grandinetti e Antonio Aricò dell’azienda agrituristica “Le Piagge” di Ponzone, in provincia di Alessandria, ci mostrano la realtà di disagio e isolamento che stanno vivendo in questi giorni a seguito di settimane di piogge e nubifragi. Frane e smottamenti hanno aperto crateri nelle strade e reso inutilizzabili o pericolosi i collegamenti con le città, mentre molte case risultano ancora raggiungibili solo a piedi e senza acqua potabile.
Come Stefania e Antonio, che ci mostrano la strada interrotta che, fino alla scorsa settimana percorrevano tutti i giorni per andare da Ponzone verso Acqui Terme, decine di persone si trovano quindi a vivere situazioni di isolamento e preoccupazione per il futuro.
Ortaggi distrutti, allevamenti allagati, vigneti e frutteti devastati, serre inagibili. “La stima dei danni economici subiti in queste settimane, nella sola provincia di Alessandria – spiega il referente territoriale di Coldiretti Andrea Branda che sta monitorando la situazione di agricoltori e allevatori – è sui dieci milioni di euro”. Ma oltre ai danni economici già subiti e quelli che si potrebbero sommare nei prossimi mesi, la paura degli abitanti di queste zone dell’Appennino tra Liguria e Piemonte è che i tempi per la messa in sicurezza delle strade possano essere lunghi, e questa attesa di un ritorno alla “normalità” possa essere infinita e trasformarsi in perdite di lavoro, fallimenti e abbandono di un territorio già ampiamente spopolato.