Mentre L’ufficiale e la spia e Un giorno di pioggia a New York raccolgono un buon seguito di pubblico nei cinema italiani e in diversi stati europei, la loro presenza nelle sale americane non è pervenuta e mai perverrà. I motivi sono sempre i soliti. In un’unica parola: #MeToo
Roman Polanski e Woody Allen successi in sala in Italia, ma negli Stati Uniti non usciranno mai. La vicenda dei due registi reprobi continua ad assumere i toni dell’incredibile. Mentre L’ufficiale e la spia e Un giorno di pioggia a New York raccolgono un buon seguito di pubblico nei cinema italiani e in diversi stati europei, la loro presenza nelle sale americane non è pervenuta e mai perverrà. I motivi sono sempre i soliti. In un’unica parola: #MeToo.
Così dopo una battaglia legale non di poco conto con Amazon – che ricordiamo lo ha letteralmente licenziato da ogni contratto in essere per il futuro e bloccato questo film per diverso tempo – i legali del regista newyorchese sono riusciti ad acquisire i diritti di Un giorno di pioggia a New York e a farlo distribuire in mezzo mondo: in Belgio, Spagna, Slovacchia, Perù, Colombia, Vietnam, perfino nell’Ungheria di Orban, e in altre 26 nazioni. Tra gli ultimi l’Italia grazie a Lucky Red. Ma negli Stati Uniti meglio scordarselo. Non c’è niente da fare. È valso di più un editto moralista di Timothéè Chalamet, che il film lo interpreta, di indagini di servizi sociali, polizia, procuratori, investigatori e infiltrati vari, per dire ad Allen: per noi, America che vale e che conta, è un no.
Molti esperti del settore hanno ovviamente sentenziato che questa onta per Allen significa morte certa del suo cinema e dei suoi film per il resto della sua futura possibile produzione. Come il prossimo Rivkin’s Festival che ha girato a San Sebastian con interpreti Gina Gershon e Christoph Waltz. Un giorno di pioggia a New York è uscito in Italia il 28 novembre e in due giorni ha raccolto quasi 300mila euro posizionandosi secondo al box office dietro al disneyano Frozen 2.
Ora, dove sta il paradosso per L’ufficiale e la spia? È che improvvisamente i distributori statunitensi dopo aver mostrato al pubblico americano tutti i Polanski, compresi quelli girati nei primi anni ottanta, con l’accusa di stupro appena riconosciuta giuridicamente, all’improvviso hanno chiuso la porta. Hollywood Reporter racconta un vero e proprio panico ad attanagliare gli acquirenti Usa al mercato della scorsa Cannes dove il film è stato mostrato per le vendite con una proiezione segreta, mentre ha poi avuto la sua prima mondiale al Festival di Venezia: “Non è possibile distribuire un film così negli Stati Uniti in questo momento”. L’ufficiale e la spia è uscito in Belgio, Francia, Italia, Spagna e Polonia. Nei cinema italiani dopo una settimana di programmazione ha raccolto un buon milione e settecentomila euro di incassi.