Un “documento esclusivo” sulla vicenda del concorso universitario vinto da Giuseppe Conte e dei suoi rapporti con Guido Alpa. E’ la lettera di incarico inviata dal Garante per la privacy, risalente al 29 gennaio 2002, “per fare assumere la propria difesa nell’ambito di quella causa, una controversia tra Rai, Garante e Agenzia delle entrate, aperta al Tribunale civile di Roma”. La lettera, pubblicata da Le Iene sul loro sito, “ha un unico numero di protocollo, è inviata a un unico studio legale, presso un unico indirizzo e indovinate – scrivono le Iene – a chi è indirizzata? ‘Al Prof. Guido Alpa e al Prof Avv. Giuseppe Conte, Via Sardegna, 38, Roma’”.

La vicenda risale al 2002. Quell’anno Conte vinse un concorso per una cattedra all’università di Caserta e tra i membri della commissione d’esame c’era Guido Alpa, noto civilista, con cui l’anno prima il futuro presidente del Consiglio in qualità di avvocato del Garante della privacy aveva firmato un ricorso contro la Rai. In una lettera a La Repubblica l’8 ottobre 2018 il premier aveva affermato di non aver “mai avuto uno studio professionale associato né mai abbiamo costituito un’associazione tra professionisti” con Alpa. Ma subito erano emersi documenti in cui si legge che in più di una occasione i due hanno lavorato insieme, come raccontato il 9 ottobre da Marco Lillo sul Fatto Quotidiano.

Ora Le Iene tirano fuori un documento simile. “Con riferimento alla controversia in oggetto – si legge nella lettera – e a seguito dell’indisponibilità manifestata dall’Avvocatura dello Stato che ha assunto la cura degli interessi della controparte, il garante prega le SS.VV., ai sensi dell’art. 17 del reg. n. 1/2000 del garante e dell’art. 43 del r.d. del 30 ottobre 1993, n.1611, di assumere la difesa di questa Autorità come da procura che verrà sottoscritta dal Presidente”. “A questo punto – chiosa il programma di Italia 1 – ci chiediamo: perché mandare un’unica lettera ai due professionisti se, come ha sostenuto Giuseppe Conte, si trattava di due incarichi distinti e non c’era un’associazione né di diritto né di fatto e soprattutto se quell’incarico fu pagato con due fatture separate? E perché Conte non ci ha mai mostrato, come più volte da noi richiesto, la fattura intestata a lui?”.

La lettera è arrivata “sei mesi prima che si concludesse il concorso universitario di Caserta. Stando a questa lettera, inoltre, emerge un’altra cosa che non torna rispetto alle versioni precedenti e non è di poco conto: Giuseppe Conte nel 2002 non avrebbe aperto un nuovo studio con Guido Alpa come indicato sul suo curriculum, e non sarebbe neanche stato in affitto al piano superiore dello stesso stabile a via Cairoli, dove Alpa aveva al piano di sotto un suo studio separato, come sostenuto in una lettera al direttore di Repubblica l’8 ottobre 2018. Al contrario – si legge ancora – come si evince dal documento mostrato in esclusiva dalle Iene, l’avvocato Conte era domiciliato presso lo studio Alpa in via Sardegna, dove lo stesso Guido Alpa in un’intervista mai smentita racconta che il giovane Conte fosse suo ospite“.

“E’ una questione un po’ vecchia che si trascina da tempo, stanno rimestando sul mio concorso del 2002 – ha commentato il presidente del Consiglio in un incontro all’Ansa – Il professor Alpa viene perseguitato perché c’è stato questo concorso. Ho chiarito che mai c’è stato un conflitto di interessi, mai un’associazione professionale tra di noi, mai un conto corrente comune, in merito al concorso da professore ordinario, hanno deciso all’unanimità i 5 commissari. Vedrò il servizio, se necessario preciseremo ancora in piena trasparenza”.

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