Bagarre a “Non è l’arena”, su La7, tra la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, e il giornalista David Parenzo su alcune manifestazioni di neofascismo nel partito della parlamentare.
Santanchè respinge ogni accusa, affermando che Fratelli d’Italia ‘ha assolutamente tutte le carte in regola’, menzionando il voto della risoluzione contro i totalitarismi al Parlamento Europeo e accusando M5s e Pd di non aver dato voto favorevole alla stessa risoluzione al Senato.
Parenzi obietta: “Rispetto l’onorevole Santanchè, ma sul neofascismo alcune persone del vostro partito ci giocano e ci sguazzano. A Padova il 10 aprile si è tenuta una simpatica cena, “La dottrina del fascismo”, un convegno di Fratelli d’Italia a cui ha partecipato un signore che si chiama Caio Giulio Cesare Mussolini, candidato da voi alle elezioni europee. Il 28 ottobre ad Ascoli Piceno dei simpatici signori di Fratelli d’Italia, che forse bisognerebbe ribattezzare “Manganelli d’Italia”, organizza una cena con il fascio littorio in onore della marcia su Roma– continua – Alla Festa del Sole un gruppo neofascista che si chiama Lealtà e Azione organizza una due giorni sul neofascismo, a cui partecipano deputati di Fratelli d’Italia, come Carlo Fidanza. Capisco che Danielina sia ammutolita, lo sarei anche io al suo posto, ma Fratelli d’Italia ha anche lanciato una campagna per le elezioni europee, tappezzando tutta Roma e Milano con manifesti recanti la faccia di Soros, che fa il finanziere e non penso che sia un crimine“.
“Veramente Soros finanzia le Ong“, ribatte Santanchè.
“Non è un crimine finanziare le Ong – replica Parenzo – . In questi manifesti Soros è definito ‘usuraio’. Il signor Soros non è un usuraio, ma un finanziere e lui finanzia chi cazzo gli pare”.
La senatrice risponde, sottolineando al crescita del suo partito in termini di voti e di iscritti, ma Parenzo le ribadisce che andrebbe fatta un po’ di pulizia.
“Le pulizie etniche le facevano gli altri”, osserva Santanchè, che menziona Chef Rubio e un suo tweet contro gli ebrei, già citato da Giorgia Meloni a “Otto e mezzo”.
“Cosa c’entra Chef Rubio? – controbatte Parenzo – ? Me ne fotto di lui se non è presente in studio. Se fosse stato qui, glielo avrei detto. Ma ora è lei qua. Andrebbe mai a una cena sulla marcia su Roma? Mi scusi, lei va a Saint-Tropez e ha tutta la mia solidarietà“.
E Santanchè si infuria: “Lei è un grande cretino, perché a Saint-Tropez ci andrà lei. Io non mi vergogno di lavorare, né di avere un’azienda a Marina di Pietrasanta, che si chiama Twiga, che fattura milioni di euro che dà lo stipendio a più di 100 dipendenti. Quindi, lei è un cretino. Siccome non ha argomenti, tira fuori Saint-Tropez e Pietrasanta, dove io lavoro. E non mi vergogno di lavorare.