Media & Regime

Casamonica, membro del clan ospite di Mario Giordano su Rete 4. Il presidente Antimafia: “Grave, così si abbassa la guardia”

Al talk di Rete 4 prenderà parte anche Luciano Casamonica, già apparso a "Dritto e Rovescio" di Paolo Del Debbio e, prima, a "Porta a Porta". Il 5 stelle Nicola Morra: "Incomprensibile il motivo per il quale si debba dare voce a chi ha saccheggiato e sfruttato un’intera città, agendo con violenza e prevaricazione. Motivi di share". La sindaca Raggi: "Una vergogna"

Virginia Raggi e Nicola Morra contro Mediaset. A scatenare la rabbia della sindaca di Roma e del parlamentare M5s e presidente della Commissione parlamentare Antimafia, è la decisione del programma di Rete 4, Fuori dal Coro, condotto da Mario Giordano, di ospitare Luciano Casamonica, uno dei volti più noti del clan degli “zingari” di Roma e proprietario delle villette abusive in zona Quadraro che il Campidoglio fece sgomberare e abbattere con un blitz, il 20 novembre 2018.

Casamonica, attraverso il suo avvocato, nei giorni scorsi ha inviato alla prima cittadina una lettera di diffida annunciando l’intenzione di richiedere un maxi-risarcimento danni da 10 milioni di euro per l’abbattimento delle ville “senza preavviso” e il “danno d’immagine” derivante dall’esposizione mediatica, nonostante gli uffici comunali abbiano segnalato ai proprietari questi abusi sin dalla fine degli anni ’90. “Dieci milioni sono anche pochi”, ha fatto scrivere Luciano nella missiva. Contro l’ospitata su Rete4 si è schierato il presidente Antimafia Nicola Morra: “È incomprensibile – ha detto il parlamentare – il motivo per il quale si debba dare voce a chi ha saccheggiato e sfruttato un’intera città, agendo con violenza e prevaricazione. Voglio stigmatizzare questa comparsata che, se anche con le migliori intenzioni, non spiega la presenza di tale soggetto se non per meri motivi di share. Ho sempre difeso il diritto all’informazione e quindi mi auguro che vengano poste le giuste domande, che ci sia un reale contraddittorio, ma soprattutto la voce delle vittime”. E ha aggiunto: “I Casamonica sono esponenti criminali, invitare i loro parenti che invece di dissociarsi li difendono, anzi chiedono i danni al comune di Roma per l’abbattimento delle loro ville abusive, significa abbassare pericolosamente la guardia. Non si può accettare che la mafia sia avanspettacolo”.

Luciano Casamonica, fra le altre cose attore e comparsa tv, è solo omonimo del boss raccontato dall’inchiesta sui “quattro re di Roma” di Lirio Abbate sull’Espresso – personaggio legato alla camorra che per anni ha guidato il clan fino a raggiungere lo spessore criminale attuale – nonché del “mediatore culturale” arrestato nell’aprile scorso (noto per la foto scattata con l’ex sindaco Gianni Alemanno alla cena del 28 settembre 2010 al centro Baobab) e finito nelle carte dell’inchiesta “Mondo di mezzo” per i suoi rapporti con Massimo Carminati. Suo zio, invece, era Vittorio Casamonica, il “re di Roma” celebrato dal funerale-show dell’agosto 2015 al quartiere Don Bosco. La Corte di Cassazione, il 30 aprile scorso, ha sentenziato che il clan Casamonica è “un’associazione di stampo mafioso” secondo i criteri stabiliti dall’articolo 416 bis del codice penale, nella quale c’è “un solido vincolo familiare” fra persone “interscambiabili nei ruoli e accomunati dal fine comune di commettere svariati reati”.

“Ospitare in tv un membro della famiglia Casamonica è una vergogna. Ringrazio il presidente della commissione antimafia Nicola Morra per le sue parole. Le istituzioni unite a testa alta nella loro battaglia per la legalità. Fuori la mafia da Roma”, ha scritto Virginia Raggi su Twitter. Ospite della trasmissione sarà anche Paolo Del Debbio, che nel suo Dritto e Rovescio, sempre su Rete 4, aveva già ospitato Luciano Casamonica qualche mese fa: “Io penso che con il giusto contradditorio e con le giuste domande non ci sia niente di male – ha detto il giornalista contattato da Ilfattoquotidiano.it – L’importante è non permettergli di fare un soliloquio, altrimenti non potremmo più invitare nessuno”.