Il 22 dicembre 2016 è tornato all’Olimpico in occasione di Roma-Chievo e, accompagnato dalla figlia, ha ricevuto un commosso e sentito applauso dai tifosi romanisti. Il suo nome finisce nella lista di una serie di morti, spesso premature, di ex giocatori della Fiorentina degli anni '70
Un’altra vittima della Sla nel mondo del calcio. A 68 anni è morto Giovanni Bertini, ex difensore di Roma, Fiorentina, Ascoli, Catania e Benevento che da tempo stava lottando contro la malattia. Ad annunciarlo è stato il club giallorosso, nel quale Bertini ha militato tra il 1969 e il 1974, sul proprio sito ufficiale.
Nato il 6 gennaio del 1951, e cresciuto nel settore giovanile della Roma, Bertini si mise in luce nelle giovanili, attirando l’attenzione dei tecnici della prima squadra per la sua grande determinazione e potenza fisica. Di lui, Nils Liedholm disse: “Ha un fisico che ricorda quello di Nordahl. Potrebbe fare anche l’attaccante”. Helenio Herrera, che lo aveva portato in ritiro precampionato, lo fece esordire il 26 novembre 1969 nei tempi supplementari della gara di ritorno del secondo turno di Coppa delle Coppe contro il Psv Eindhoven. Pochi giorni dopo, il 14 dicembre 1969, esordì in Serie A contro la Fiorentina.
Bertini restò alla Roma fino al 1974, con l’eccezione della stagione 1971-72, quando venne ceduto in prestito all’Arezzo, in Serie B. Tornò però in tempo per partecipare alla vittoria del torneo anglo-italiano, in cui giocò gli ultimi minuti della finale vinta contro il Blackpool. Liedholm fu il tecnico che lo utilizzò più di tutti, impiegandolo 12 volte nella stagione 1973-74, che fu anche l’ultima in giallorosso di Bertini. Colpito dalla Sla, il 22 dicembre 2016 è tornato all’Olimpico in occasione di Roma-Chievo e, accompagnato dalla figlia, ha ricevuto un commosso e sentito applauso dai tifosi romanisti.
Quella di Bertini è solo l’ultimo caso di una serie di morti, spesso premature, di ex giocatori della Fiorentina degli anni ’70. Il club di viale Fanti è uno, assieme a Cesena, Sampdoria e Como, tra quelli messi maggiormente sotto accusa per l’abuso, in quel periodo, di due medicinali: il Micoren e il Cortex. Tra questi si ricordano Armando Segato, morto a causa della Sla nel 1973, a soli 43 anni, Bruno Beatrice, nel 1987 (a 39 anni) per leucemia, Ugo Ferrante nel 2004 (a 59 anni) per un cancro alle tonsille, Massimo Mattolini nel 2009 (a 56 anni) per insufficienza renale, Giancarlo Galdiolo nel 2018 per demenza frontale temporale. A questi bisogna aggiungere Adriano Lombardi, che militò nelle giovanili prima di passare tra le fila di Como e Avellino, che morì nel 2007 di Sla e Mario Sforzi (due stagioni nel settore giovanile viola) morto a 48 anni per un linfoma.