Si tratta del coordinatore regionale del partito, Luigi Cortese, il segretario cittadino, Alessandro Balocco, e un altro militante. Per loro, raggiunti anche da Daspo, l'accusa di aver propagandato idee fondate sull'odio razziale
Erano passati appena dieci giorni dall’episodio di razzismo nei confronti di Mario Balotelli, a Verona, durante il match Hellas-Brescia, che sulle cancellate dello Juventus Stadium era apparso uno striscione con il simbolo di Forza Nuova: “Mario hai ragione, sei africano”. Per questo sono stati denunciati dalla Digos di Torino e raggiunti da Daspo il coordinatore regionale del partito, Luigi Cortese, il segretario cittadino, Alessandro Balocco, e un altro militante con l’accusa di aver propagandato idee fondate sull’odio razziale.
Le indagini erano partite grazie proprio a un comunicato e alle immagini pubblicate sui profili social di Forza Nuova Torino e Forza Nuova Piemonte con alcune dichiarazioni del coordinatore regionale e del segretario cittadino. L’azione era stata ricollegata proprio dai responsabili alle polemiche seguite agli ululati razzisti che durante la partita di campionato al Bentegodi scatenarono la reazione dell’attaccante bresciano nei confronti della tifoseria di casa e alle dichiarazioni del capo ultrà scaligero, Luca Castellini, poi raggiunto dal divieto di partecipazione agli eventi del club fino al 2030.
Fondamentali per l’identificazione dei responsabili sono state le immagini delle videocamere di sorveglianza intorno allo stadio della Juventus. La frase sullo striscione, acquisito dalla Digos, era scritta con vernice nera ma con le parole “Mario” e “africano” in rosso, così da formare la frase “Mario africano”. “Non ci sono dubbi – sostengono gli investigatori – che la parola africano sia stata utilizzata in chiave dispregiativa e denigratoria“.