Il rapper che sta collezionando un sold out dietro l'altro per il tour, si racconta senza peli sulla lingua in una intervista a “Le Iene” dal bipolarismo al passato da bullo (pentito)
È un periodo davvero ricco di soddisfazioni per Marracash che non solo festeggia il disco di platino del nuovo album “Persona”, ma anche il sold out al Forum di Milano e le prevendite del prossimo tour (al via dal 28 marzo) che stanno andando a gonfie vele. Per festeggiare al meglio il rapper si è prestato ad una intervista irriverente e senza peli sulla lingua de “Le Iene”.
Bartolo Fabio Rizzo (questo il vero nome del rapper) ha subito in passato qualche attacco di razzismo per i suoi lineamenti, da bimbo veniva chiamato “marocchino”: “Quando ero piccolo me la prendevo un po’, il senso del marocchino era associato al ladro. Sono figlio di immigrati siciliani”. Poi tocca anche l’argomento del bipolarismo tra up e down e della depressione, temi peraltro da lui raccontati nell’ultimo album “Persona”.
Tra le confessioni di Marra “quando ero piccolo avevo la mentalità di rubare qualsiasi cosa” e anche di essere stato un bullo e di essersene amaramente pentito: “Ero in una scuola di soli maschi e il testosterone era alto”, dice. Marracash tocca anche l’argomento Fedez e del litigio tra loro: “Il rap è una musica esplicita e quindi si tende a dire le cose alla luce del sole. Nel mondo pop si sparlano, ma non se lo dicono”. Poi esplicitamente dice che “Gue Pequeno è un amico, mentre Fedez mi sta sulle palle, ma nel mio caso ha cominciato lui”. Infine un pensiero anche alla bellissima fidanzata Elodie: “Lei non è gelosa”.