Cultura

Prima della Scala, dall’abbigliamento agli applausi: ecco le 5 cose da non fare assolutamente a teatro

di Simona Griggio

Applausi e fischi - 4/6

Gli applausi a scena aperta dopo un momento virtuoso sono sempre graditi. Così come la standing ovation finale e, nelle performance di Roberto Bolle, anche il lancio di peluche. Il segno di scontento del pubblico si esprime però soprattutto con i fischi. Talvolta anche con smorfie e pernacchie. Ma è anche capitato il lancio di rapanelli. Il pubblico della lirica è il più esigente. Specie quello della Scala. Nella Traviata del 1963, dopo anni dalla storica interpretazione di Maria Callas con la regia di Luchino Visconti, persino la grande Mirella Freni è fischiata senza pietà. Mentre nel 1970 con il soprano Renata Scotto nei Vespri Siciliani sembra siano volati pure rapanelli. E che dire dell’esibizione al Piermarini di Katia Ricciarelli nella Luisa Miller: un tale disastro che ha fatto adirare anche il marito Pippo Baudo, alle prese con i loggionisti.

Applausi e fischi - 4/6
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