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Emilio Fede, la moglie Diana contro Silvio Berlusconi: “È un ingrato, non vuole avere grane, pensa solo per sé”

A lanciare la stoccata è Diana De Feo, la moglie dell'ex direttore del Tg4, che in un'intervista congiunta al settimanale Oggi sulle condizioni di salute del marito si è tolta qualche sassolino dalla scarpa

di F. Q.

Silvio Berlusconi non vuole avere grane, pensa solo per sé. Tanto lui è deputato europeo, chi lo tocca? Mi chiede se è stato ingrato? Sì, penso che si potrebbe dire così“. A lanciare la stoccata è Diana De Feo, la moglie dell’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, che in un’intervista congiunta al settimanale Oggi sulle condizioni di salute del marito si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. Proprio per alcune cene a casa di Berlusconi Fede è stato condannato a 4 anni e 7 mesi nell’ambito del processo Ruby bis, pena che ora sta scontando agli arresti domiciliari nella sua casa di Segrate: “E da quando invitare a cena una signora è un reato? Una follia. È stato un giornalista fantastico, è assurdo che debba finire così“, ha aggiunto la donna. “Il portinaio gli fa portare qualcosa di pronto dal ristorante. S’immagini uno come lui, abituato a uscire, ad andare alle cene“, ha detto ancora Diana De Feo.

Poi è stato lo stesso Emilio Fede a spiegare come sta dopo la brutta caduta che settimana scorsa lo ha costretto al ricovero in ospedale, facendo temere per la sua vita: “Ho quasi perso un occhio, ho dolori ovunque, per fortuna sono ancora capace di intendere e di volere. Ho battuto la testa forte, mi hanno operato al naso – ha detto Fede a Oggi -. Sono rimasto circa mezz’ora a terra, non avevo né la forza di alzarmi né di gridare. Per fortuna un custode mi ha visto e ha chiamato i soccorsi… La notte mi sveglio con l’incubo di quella caduta e a volte ho paura persino ad addormentarmi perché temo di non svegliarmi più”.

L’ex direttore del Tg4 ha parlato anche della sua condizione da condannato: “Temo di morire ai domiciliari, ma non me lo merito. Come passo le mie serate? Da solo, al massimo mi cucino gli spaghetti. Mia moglie è a Napoli, ha problemi di salute e non è in grado di venire a Milano. Io non posso vederla, non mi danno il permesso. Avevo chiesto la possibilità di andare a Napoli solo 48 ore per abbracciarla e me l’hanno negata, ma vi rendete conto? È una crudeltà… Mi auguro solo che chi mi ha messo in questa condizione non abbia da rispondere alla sua coscienza”.

La moglie però, minimizza: “Perso un occhio? Ma no, non mi pare. Rotto il naso? Rotto no, certo la botta… Ero a Parigi. Ora sono a Roma ma sto per partire per Napoli, devo organizzare un concerto di musica e poesia. Andrò a trovarlo appena posso”. La donna ha poi ritrattato le sue dichiarazioni, smentendo in una nota di aver definito l’ex Cavaliere “un ingrato”: “Ero solo preoccupata che nessuno era andato a trovare Emilio in ospedale. Devo molto a Berlusconi per definirlo un ingrato”, ha detto.

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