Il governo aumenta la clausola di salvaguardia sulle accise sui carburanti a partire dal 2021. Nell’emendamento unico presentato alla manovra, viene mantenuta la sterilizzazione piena delle clausole per il prossimo anno ma vengono ritoccate al rialzo quelle successive. 868 milioni nel 2021, 732 milioni nel 2022 e 1,522 miliardi nel 2023: in totale 3,122 miliardi di aumento delle accise pronti a scattare dal 2021 se la clausola non sarà sterilizzata, un miliardo e mezzo in più rispetto a quanto già previsto.

L’emendamento unico alla manovra presentato dal governo ha l’obiettivo di accelerare l’esame per portare in Aula il testo già lunedì prossimo, in una corsa contro il tempo che non scongiura il rischio del via libera finale solo tra Natale e Capodanno. La proposta di modifica contiene una ventina di misure per un totale di 1,7 miliardi: in particolare, lo stop o la revisione delle “microtasse”, come la plastic tax che viene dimezzata e la tassa sulle auto aziendali che viene rivista. Però servono le coperture: ecco quindi la clausola di salvaguardia che – se non sterilizzata – farebbe aumentare di circa 900 milioni le accise sulla benzina nel 2021. Eppure, la legge di riforma del bilancio dello Stato, approvata in via definitiva dal Senato nel 2016, aveva cancellato la possibilità di tappare potenziali buchi nelle coperture di qualsiasi nuova norma con le famigerate clausole di salvaguardia. Non è la prima volta però che la norma viene ignorata: era già successo nella manovra dello stesso 2016.

Si tratta, denunciano dall’opposizione Lega e Forza Italia, di una “stangata” che peserà sugli italiani. “Nuove clausole di salvaguardia e aumento delle accise sui carburanti dal 2021. Ecco la ricetta del governo nella legge di bilancio. Tasse e ancora tasse. Evidentemente Pd-M5S-Iv-Leu sono già consapevoli che tra un anno non saranno più a Palazzo Chigi“, attacca Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

All’attacco va anche Matteo Salvini: “Vedo l’ultima novità, che è demenziale: 800 milioni di accise su benzina e gasolio, anche su questo cercheremo di fare argine“, ha detto il leader della Lega a Stasera Italia su Rete4. Proprio Salvini che prima di andare al governo aveva sempre promesso di tagliarle, ogni tanto perfino di toglierle: “Al primo consiglio dei ministri punteremo a cancellare le sette accise sulle benzina”, annunciava a marzo 2018. Un obiettivo che, in più di un anno al governo, la Lega non è mai riuscita a centrare.

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