Non si conoscono ancora le motivazioni dell'accaduto. L'episodio è avvenuto tre giorni prima delle commemorazioni per l'attacco giapponese alla base, che segnò l'ingresso degli Usa nella seconda guerra mondiale. La Casa Bianca ha offerto la sua assistenza attraverso le agenzie federali
Uccide due persone a Pearl Harbour e poi si suicida. Autore della strage è un marinaio americano, che nel primo pomeriggio di mercoledì ha aperto improvvisamente il fuoco colpendo a morte due civili e ferendone un terzo, prima di togliersi la vita sparandosi alla testa. L’episodio è avvenuto nella storica base navale a tredici chilometri da Honolulu, che ospita la flotta statunitense nel Pacifico.
Si sa ancora poco della dinamica e del movente dell’episodio, che è accaduto tre giorni prima del 78esimo anniversario dell’attacco aereo giapponese alla base. Il 7 dicembre 1941 morirono oltre 2.300 americani e gli Stati Uniti entrarono nella seconda guerra mondiale. Mercoledì pomeriggio, come ogni anno, erano già in corso i preparativi per le commemorazioni che coinvolgono gran parte delle migliaia di militari e civili che operano e vivono nella base con le loro famiglie.
Secondo i testimoni a sparare è stata una persona che indossava la divisa della Us Navy, la marina militare statunitense. I colpi sarebbero stati esplosi nei pressi dell’ingresso sud dell’enorme area militare. Una versione poi confermata dalle autorità militari, che però non hanno ancora identificato l’uomo. Le due vittime e il ferito sono tre dipendenti civili del Dipartimento alla difesa. Nulla si sa ancora sulle loro generalità e se conoscessero l’uomo che ha sparato.
Il sito di Pearl Harbour è stato per quasi due ore in lockdown, con tutti gli accessi e le vie di uscita bloccati. Sul posto sono intervenuti centinaia tra vigili del fuoco, soccorritori e uomini della polizia militare e delle forze speciali. Momenti di angoscia anche tra i tanti turisti in visita, la maggior parte nell’area dove si trova il Pearl Harbour National Monument: a tutti è stato detto di mettersi immediatamente al riparo.
Il presidente americano Donald Trump, di ritorno in quelle ore a Washington da Londra dove ha partecipato al vertice dei leader della Nato, è stato immediatamente informato dell’accaduto. E il governatore delle Hawaii David Ige ha reso noto come la Casa Bianca ha offerto la sua assistenza attraverso le agenzie federali.