“Se si continua così, ci sta che si torna a votare: litigano su tutto. Do il 50% di possibilità che rimanga in piedi”. Matteo Renzi, ospite a Piazza Pulita, profetizza la possibilità che il governo Conte 2 non duri ancora molto. L’ex premier vede insomma un orizzonte meno profondo di quel 2023 ipotizzato nei giorni in cui l’esecutivo prendeva forma. Se il governo resiste, aggiunge, “verrà eletto un Presidente (della Repubblica, ndr) non antieuropeista”.
Ma sulle colpe mette le mani avanti: “Noi non stiamo litigando. All’incontro di domenica quando hanno litigato noi non c’eravamo”. Il rischio delle elezioni esiste, secondo l’ex premier, perché “si continua a litigare sulle tasse, sulla sugar tax”. Chi romperà? “Di Maio tira la corda ma non può romperlo” perché “se si va a votare con 600 parlamentari, ne prende 60. Però sta creando un clima brutto. Vorrei lanciare un appello, basta polemizzare su tutto sempre e comunque”.
Anche se, aggiunge, quando ha dubbi sul governo “vedo un video di Borghi e sto meglio”. Sul presidente leghista della commissione Bilancio, Renzi ironizza: “Stamattina ha ridetto usciamo dall’euro… per andar dove, in Padania?”. Le critiche verso destra vanno anche a Fratelli d’Italia: “Ho visto le polemiche su Bella Ciao, facciamo un tutorial per la Meloni: Bella Ciao è la canzone di tutti quelli che hanno combattuto il fascismo, è la canzone che sento mia. Altra cosa è Bandiera Rossa, che è la canzone dei comunisti. Chi ha paura di Bella Ciao non sta bene”.
Infine, la battaglia referendaria del 2016 che “rifarei domattina”. Una sconfitta che, ripete il leader di Italia Viva, “ha cambiato la possibilità di avere un governo deciso dagli italiani. Non avremmo mai avuto un governo Frankestein come quello che c’è”.