“La caduta della politica, che una volta aveva il primato, è anche la conseguenza della caduta della crescita del nostro Paese. E oggi c’è anche un problema di selezione della classe dirigente”. A rivendicarlo il fondatore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, nel corso della presentazione de “Il gesto di Almirante e Berlinguer”, il suo ultimo libro pubblicato da Paper First, che racconta gli incontri segreti tra Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer negli anni del terorrismo. Colloqui e gesti, come la presenza di Almirante ai funerali di Berlinguer, che, in anni complicati per il nostro Paese, sotto lo scacco di brigatisti neri e rossi, rappresentavano secondo Padellaro la capacità di parlarsi, anche se su posizioni opposte, nella ricerca di “un bene superiore, il bene comune per il Paese”. Oggi, invece, la politica “vive di parole“, spiega. E la ricerca del bene comune perseguito con i gesti e “con i fatti” è più lontana: “La politica e i leader devono ritrovare questo obiettivo”, rivendica Padellaro. Non senza elogiare l’arte del silenzio, oggi dimenticata: “Oggi la comunicazione si è mangiata la politica. Oggi se i politici parlassero di meno non sarebbe male“.