L’uso dell’autoblu del comune fa finire sotto inchiesta il sindaco di Biella. Claudio Corradino, esponente della Lega, è indagato per peculato d’uso. A dare notizia dell’indagine sono le pagine locali del quotidiano La Stampa. Nessun commento da parte del primo cittadino, travolto dalle polemiche alcuni settimane fa quando il suo consiglio comunale – a maggioranza di centrodestra – aveva rifiutato di concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, preferendo assegnarla a Ezio Greggio. Il presentatore televisivo aveva però rifiutato per “rispetto della senatrice, di ciò che rappresenta e della sua storia”. A quel punto anche il consiglio comunale aveva fatto dietrofront.

Adesso Corradino, che guida l’amministrazione biellese dal giugno scorso, è finito sotto inchiesta. Secondo i giornali locali è stato convocato giovedì scorso in procura a Biella. Al terzo piano del palazzo di giustizia è stato ascoltato dal procuratore capo, Teresa Angela Camelio, accompagnato dall’avvocato Carlo Boggio Marzet. Presente anche il luogotenente dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, Tindaro Gullo, che ha effetttuato i rilievi.

L’accusa è aver utilizzato l’autoblu fuori dagli orari di servizio. Fatti commessi in parte la scorsa estate e che sarebbero documentati da una serie di fotografie e video. L’indagine nasce dagli esposti di due consiglieri comunali di Cossato, cittadina guidata in precedenza da Corradino da dieci anni. Già in passato i due consiglieri aveva denunciato l’uso dell’autoblu da parte del sindaco, senza però aver mai provocato l’apertura di un’indagine. Questa volta, invece, la procura di Biella ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di peculato d’uso.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Calabria, denunciate 458 persone per truffa all’Inps: “Malattie, disoccupazione e maternità senza aver mai lavorato in società fittizie”

next
Articolo Successivo

Autostrade, i verbali delle audizioni un mese dopo il crollo del Morandi. Il manager smentì i vertici: “Sulla sicurezza qualcosa non va”

next