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Fondo salva Stati, Gualtieri: “Da Salvini e Borghi campagna terroristica per spaventare dicendo che saranno tolti i soldi dai conti”

Il ministro: "Auspico che ci sia una risoluzione positiva che guardi in avanti e che raccolga il sostegno delle forze responsabili, anche non della maggioranza". Il leader della Lega: . "E' evidente che non voteremo la risoluzione di maggioranza sul Mes. Ci sono tanti eletti ed elettori dei Cinque Stelle che sono coerenti e non lo vogliono". Poi il botta e risposta sugli asili gratis da gennaio: "Una bufala". "No, si documenti"

“Quella sul Meccanismo europeo di stabilità è una discussione che ci sarebbe stata comunque, a prescindere da questo dibattito sopra le righe, ma è avvenuta in un contesto in cui la Lega, Salvini e Borghi con cinismo hanno iniziato a fare una campagna terroristica per spaventare le persone. Certo, se non ci si riesce a esprimersi con competenza e serietà sulla Nutella è evidente che la credibilità su ciò che si dice sul Mes sia piuttosto scarsa”. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Mezz’ora in più ribatte agli attacchi del Carroccio sulla riforma del fondo salva Stati rivendicando il rinvio della firma al prossimo anno. Matteo Salvini replica citando il sociologo e docente di Analisi dei dati Luca Ricolfi secondo cui il trattato “è pericoloso“. E rilancia sfidando l’esponente Pd a un confronto tv a gennaio sulla promessa di “asili gratis per tutti“.

“Il rinvio” della firma del nuovo trattato “è un fatto”, dice il titolare del Tesoro, e “ci sono anche dei miglioramenti che vanno valutati, c’è un orizzonte più largo sul pacchetto”, anche se sull’unione bancaria il numero uno dell’Eurogruppo Mario Centeno ha ammesso che non c’è ancora una tabella di marcia. “Auspico che ci sia una risoluzione (quella attesa la prossima settimana, ndr) positiva che guardi in avanti e che raccolga il sostegno delle forze responsabili, anche non della maggioranza. Certo, chi vuole l’incidente, chi spaventa le persone in modo molto cinico dicendo che ci tolgono i soldi dai conti correnti, cose folli, dubito possa convergere”.

Riguardo alla manovra, Gualtieri ha ribadito che “abbiamo saldato il conto del Papete, abbiamo fatto il miracolo rilanciando crescita ed equità”. E ha minimizzato gli scontri all’interno della maggioranza sulle tasse green: “Sugar tax e plastic tax sono piccole cose” rispetto alla portata della manovra e “sono stupito dalla discussione accesa” su queste misure. Quanto ai tempi contingentati per l’esame parlamentare, “sarebbe stato meglio fare le due letture, non sono affatto contento di questo ma ci sono ragioni abbastanza oggettive, il governo si è insediato tardi, il lavoro di preparazione della manovra è iniziato dopo rispetto a quando sarebbe dovuto iniziare, è abbastanza fisiologico“.

A stretto giro sempre dal programma della Annunziata ha risposto Matteo Salvini. “A proposito di terrorismo della Lega contro il Mes ci tengo a citare Luca Ricolfi che sul Messaggero scriveva che questo trattato è pericoloso. Non credo che lui sia un terrorista“. “E’ evidente che non voteremo la risoluzione di maggioranza sul Mes”, aggiunge. “Se la mozione di maggioranza dice che il Trattato è bellissimo e utile non la votiamo, mai voterò un trattato del genere. Prima la voglio leggere, se dice avanti Savoia su questo trattato perché è la salvezza dell’Italia quando è evidente il contrario…”.

Alla domanda se la Lega stia raccogliendo una fronda M5S sul Mes, Salvini risponde che “se il governo va in crisi è perché litigano su tutti, non per Salvini. Io non li vado a cercare. Poi ci sono tanti eletti ed elettori dei Cinque Stelle che sono coerenti e non vogliono il Mes. La crisi succede non perché la vuole l’opposizione, ma perché sono litigiosi e incapaci”.

“Tutto quello di cui parlava il ministro Gualtieri”, ha attaccato Salvini, “è tutto un rinvio: la tassa sulla plastica, il Mes. L’unica cosa che scatta sicuramente dal primo gennaio, secondo Gualtieri, è che tutti avranno l’asilo gratis per i figli. Ma è una fesseria, una bufala: lo vedremo il primo gennaio. O hanno trovato i soldi sotto i funghi o è una balla”. Con la manovra “il bonus aumenta e consentiamo di coprire le spese per l’asilo nido al 90% della popolazione ISEE”, ha precisato su Twitter Gualtieri.
La manovra rende strutturale il “bonus asili nido”, il contributo per pagare la retta o la baby sitter. Oggi il bonus è di 1.500 euro all’anno, ma la finanziaria lo rimodula, incrementando il sostegno a partire da gennaio 2020 sulla base di due fasce di reddito Isee. Il contributo resta invariato per le famiglie con Isee superiore a 40mila euro, sale a 2.500 per quelle con Isee tra i 25mila e i 40mila euro e arriva a 3mila euro per Isee sotto i 25mila euro.