Televisione

Sanremo Giovani, ecco i 10 finalisti: da Leo Gassmann all’ex di Amici. Eugenio In Via Di Gioia vincitori annunciati

Si concludono le Semifinali per accedere all'ultimo step del 19 dicembre, dove da dieci solo in cinque saranno promossi al Teatro Ariston di Sanremo. Dei 20 brani iniziali se ne sono salvati dieci e non tutti erano meritevoli, tra i brani scartati c'era più coraggio musicale

di Andrea Conti

Durante lo speciale “Italia Sì” sono stati promossi altri cinque cantanti per il gran finale del 19 dicembre, in prime time su Rai Uno per incoronare i cantanti che faranno parte di “Sanremo Giovani” a febbraio 2020. Passano il turno il rapper Jefeo con “Un, Due, Tre Stella!”, la band Réclame col brano “Il Viaggio di Ritorno”, Shari – lanciata da Benji e Fede con il singolo “Sale” – con “Stella”, Avincola in “Un Rider” e i vincitori annunciati per la finale a febbraio 2020 Eugenio In Via Di Gioia con “Tsunami”. La band ha debuttato su etichetta Virgin Records con l’album “Natura Viva”, anticipato nel 2018 dai singoli “Altrove”, “Il Tuo Amico il Tuo Nemico Tu” e “Cerchi”, il tour ha registrato date sold out in tutta Italia e infine la partecipazione al concerto del Primo Maggio. Irriverenti, divertenti e tra le righe, gli Eugenio In Via Di Gioia potrebbero sparigliare le carte all’Ariston.

Questi cinque nomi si aggiungono ad altrettanti cinque che hanno passato il turno due settimane fa: Fadi con il brano “Due noi”, Fasma con il brano “Per sentirmi vivo”, Leo Gassmann (figlio dell’attore e regista Alessandro) con il brano “Vai bene così”, Marco Sentieri con il brano “Billy Blu” e Thomas con il brano “Ne 80”.

Dunque sono stati eliminati ieri pomeriggio Giulia Mutti, Libero, Simona Severini, Nico Arezzo e Mike Baker. Ad ascoltare la seconda cinquina di concorrenti viene in mente una considerazione: la musica contemporanea va da tutt’altra parte. Ci vuole più coraggio. La nuova generazione di cantautori deve osare di più. In alcuni casi sembrava di essere catapultati al Festival di Sanremo 1991. Per esempio, Nico Arezzo non ha forse portato il miglior brano del suo repertorio, ma “Volo” ha un arrangiamento che spiazza, non lineare così come la modulazione della voce. Spiace che non sia passato, così come la freschezza di Mike Baker (di certo dovrà migliorare nella scrittura) evidentemente non ha convinto le giurie. Si ha come l’impressione che proprio tra gli altri dieci brani scartati ci fosse più coraggio e contemporaneità.

Tutti i cantanti sono stati valutati dalla Commissione musicale formata dall’ex direttore musicale del Festival Gianmarco Mazzi, il vicedirettore di Rai Uno Claudio Fasulo, l’autore televisivo Massimo Martelli e il direttore d’orchestra Leonardo De Amicis e dalla Giuria demoscopica formata da 300 persone. I dieci finalisti dunque si scontreranno durante la prima serata del 19 dicembre, condotta da Amadeus e si sottoporranno anche al giudizio di una giuria speciale formata da: Paolo Bonolis, Carlo Conti, Piero Chiambretti, Antonella Clerici e Pippo Baudo. Passeranno in cinque che si aggiungeranno a due artisti provenienti da Area Sanremo, mentre la vincitrice di “Sanremo Young”, Tecla Insolia, ha il suo posto già assegnato.

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