Sette stati membri, tra cui l'Italia che metterà sul piatto della bilancia 570 milioni di euro, sono autorizzati a investire in un consorzio di 17 società. L'obiettivo UE è diventare il primo continente cabon neutral entro il 2050
La Commissione europea ha dato il suo benestare alla formazione di un consorzio di 17 società per lo sviluppo e la realizzazione di batterie elettriche, autorizzando sette stati membri ad erogare investimenti per 3,2 miliardi di euro. Bruxelles, in una nota, ha anche chiarito che considera tali sussidi compatibili con la normativa sugli aiuti di stato.
Nell’ordine, la Germania investirà 1.25 miliardi di euro, la Francia 960 milioni, l’Italia 570 milioni, la Polonia 240 milioni, il Belgio 80 milioni, la Svezia 50 milioni e la Finandia 30 milioni. Secondo la Commissione europea, tali investimenti pubblici dovrebbero fare da volano a quelli privati, per ulteriori 5 miliardi di euro.
Come detto, il progetto coinvolgerà 17 aziende del settore, tra cui Bmw, Basf, Solvay, che lavoreranno insieme e con altri 70 partner esterni, come Pmi e società di ricerca europee. “L’intera catena del valore della filiera delle batterie potrà svilupparsi sul territorio europeo, permettendo così di mantenere una forte produzione industriale in Europa”, si legge in una nota del Ministero dell’Economia francese. “L’emergere dell’industria europea delle batterie contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione europea di diventare il primo continente carbon neutral entro il 2050″.