Lo rende noto l'agente speciale Rachel Rojas, a capo delle indagini. Gli agenti stanno anche verificando che tipo di filmati l'uomo abbia visionato nei giorni precedenti l'accaduto. Alcune fonti riferiscono che ha visto video di sparatorie di massa insieme ad alcuni amici
L’Fbi indaga per terrorismo dopo la sparatoria avvenuta venerdì nella base di Pensacola, in Florida, dove il 21enne sottotenente delle dell’Aeronautica militare saudita, Mohammed Alshamrani, ha aperto il fuoco uccidendo tre persone. Il militare di Riyad aveva acquistato “legalmente e nel rispetto della legge” l’arma usata nella sparatoria, ha fatto sapere l’agente speciale Rachel Rojas, a capo delle indagini.
La decisione di procedere seguendo l’ipotesi di terrorismo “ci dà modo – ha spiegato Rojas – di usare metodi d’indagine che ci permettono di muoverci velocemente nell’identificare e quindi eliminare eventuali possibili altre minacce per la comunità”. Le divisioni antiterrorismo, ha poi continuato, “stanno lavorando senza sosta per determinare ogni possibile ideologia che possa essere stato un fattore in questo attacco”. Per fare ciò, gli agenti stanno anche cercando di verificare se l’uomo ha recentemente avuto accesso a video della galassia del radicalismo islamico perché, secondo alcune testimonianze, l’uomo ha recentemente guardato filmati di sparatorie di massa insieme ad alcuni amici
L’Fbi non ha dato altre informazioni sull’acquisto della Glock 9mm, ma secondo fonti citate della Cnn Alshamrani l’avrebbe comprata in un negozio di armi mesi fa, dopo aver ottenuto un permesso per la caccia che dà la possibilità a chi risiede negli Stati Uniti con un permesso di soggiorno non da immigrato di comprare armi.
Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ha telefonato al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per porgere le condoglianze dopo l’attacco “odioso”, come lo ha definito. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Spa, Mbs ha inviato le sue condoglianze ai familiari delle vittime e ha auspicato una pronta guarigione dei feriti. Nel corso della telefonata il principe ha assicurato la “piena cooperazione” da parte del Regno nel fornire tutte le informazioni utili alle indagini sull’autore dell’attacco.