A luglio 2013 Marco Loiola uccise Cristina Biagi a colpi di pistola, poche ore dopo aver ferito colui che credeva essere l'amante. L'Inps aveva presentato alle minorenni il conto erogato all'uomo come assegno di invalidità. Lunedì si è risolto tutto: le spese saranno coperte da un fondo di solidarietà
“Avevo promesso di trovare una soluzione per la vicenda che ha coinvolto le due ragazze di Massa Carrara e così è stato”. Così Nunzia Catalfo, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, ha comunicato di aver risolto il caso delle orfane di femminicidio. Alle due ragazze, ancora minorenni, l’Inps aveva chiesto un risarcimento di 124mila euro. I fatti risalgono a luglio 2013, quando Marco Loiola uccise Cristina Biagi a colpi di pistola, poche ore dopo aver ferito colui che credeva essere l’amante. L’Istituto, come previsto dalla legge, aveva presentato alle minorenni il conto erogato all’uomo come assegno di invalidità. La ministra ha comunicato lunedì che le spese saranno coperte dal fondo di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, intenzionali violenti e dei crimini domestici.
Nella giornata di domenica, dopo l’appello del legale e dello zio Alessio Biagi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e ha incoraggiato una soluzione favorevole per le due ragazze. Soluzione che è arrivata, dopo il dialogo del presidente Inps Tridico con le ministre Bonetti e Catalfo. La ministra ha inoltre detto che, dopo una “proficua collaborazione” con “la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e il ministero dell’Interno rappresentato dal viceministro Vito Crimi e dal commissario straordinario Raffaele Cannizzaro, questo pomeriggio al Senato è stata depositata la norma che, in casi come questo e in altri analoghi, tutela da ogni forma risarcitoria diretta gli orfani di femminicidio”.