“La storia del Tav ci racconta come Salvini è stato utilizzato dal partito degli affari per proteggere gli interessi della banda del buco dopo l’elezioni del 4 marzo 2018, è stato usato come corpo contundente contro il Movimento 5 Stelle che volevano fermare questa opera demenziale”. Lo ha detto il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, a margine della presentazione del libro Perché No Tav alla ‘Nuvola’ di Roma dove si sta svolgendo la rassegna ‘Più libri più liberi in corso‘. “Se la gente continua a non capire che il partito degli affari non guarda né a destra né a sinistra ma solo al suo portafoglio e che la grande stampa è il suo megafono, vuol dire che siamo non solo siamo un popolo che si fa prendersi in giro, ma che ama farsi prendere in giro. Il Tav non si farà mai – conclude Travaglio- l’importante di tutta questa operazione era far partire i bandi di gara così i grandi gruppi avranno una carta in mano per rivalersi contro lo Stato, esattamente com’è successo per il ‘ponte sullo Stretto‘. Realizzare l’opera non interessa a nessuno”