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Tommaso Paradiso e lo scioglimento dei Thegiornalisti: “Il problema è nato quando tra di noi si sono intromesse altre persone”

Il cantautore spiega la sua versione sullo scioglimento della band e la separazione da Marco Primavera e Marco "Rissa" Musella. L'artista spiega che gli equilibri si sono rotti perché altre persone si sono intromesse nel progetto (gli ex colleghi ad un certo punto si erano rivolti a un altro manager e ad altri collaboratori) per arrivare poi a chiudere l'esperienza: “Non avevo altra scelta”

di Andrea Conti

Tommaso Paradiso, nella sua prima intervista da cantante solista, dopo lo scioglimento dei Thegiornalisti a La Repubblica, cerca di buttare acqua sul fuoco sulle polemiche delle scorse settimane, scatenate da Marco “Rissa” Musella che ha puntato il dito sull’ex leader, accusandolo dalle pagine de Il Messaggero di aver chiuso le porte anche per motivi economici. La verità, si sa da sempre, sta nel mezzo. Perciò Paradiso dice la sua partendo proprio dalla conclusione dei rapporti: “C’era un bisogno che alla fine è stato, per così dire, ‘burocratico’. Abbiamo per molto tempo lavorato in questo modo e a Primavera e Musella le cose andavano bene, anzi erano molto contenti, non avevano lamentale da fare: entravano in studio, uscivo con le canzoni, ottenevamo successo, parola che posso davvero utilizzare, visto come sono andati i dischi e le canzoni”.

Insomma fin qui tutto bene, solo che poi Marco Primavera e Marco “Rissa” Musella ad un certo punto, agli inizi di quest’anno, hanno deciso di farsi ‘aiutare’ da un altro manager e da altri collaboratori. Paradiso entra nel dettaglio proprio su questo punto: “Il problema è nato quando tra di noi si sono intromesse altre persone, quando nei rapporti tra noi sono subentrati altri. Io ho detto che la situazione non mi sembrava sostenibile, che era sbagliato cambiare una squadra vincente, che era assurdo scombinare la traiettoria di una corsa che andava avanti a 160 all’ora e che nessuno ci poteva fermare. Invece la risposta è stata problematica, la situazione è scoppiata e io mi sono sentito nella classica situazione di non avere altra scelta e mettere per quel che mi riguardava la parola fine”.

Dunque la situazione per il cantautore era diventata sostenibile a tal punto da doversi assumere la responsabilità piena del suo gesto finale: “Dovevo farlo per continuare a vivere come voglio, pensare alla musica senza dovermi occupare di altre faccende ogni giorno. Io mi occupo di scrivere, cantare e suonare, alcune persone pensavano di potermi impedire tutto questo e mi hanno costretto ad andarmene. Io non volevo, nessuno di noi tre voleva che andasse così, non è stata colpa nostra, ma di altre persone”.

Chiusa la pagina Thegiornalisti, Paradiso pensa già al prossimo disco che uscirà entro la prima metà del 2020: “Sarà un disco legato alla vita che cambia, una via in cui ci sono sempre nuove persone, sensazioni, facce, bevute con gli amici, storie nuove, anche in un periodo in cui ci sono state nuvole”. Dopo aver lanciato il primo singolo da solista (già certificato platino) “Non avere paura”, dalla colonna sonora della serie tv “Baby”, arriverà a gennaio il secondo inedito “Ma lo vuoi capire?”. Inoltre Paradiso, ospite ieri a “Che tempo che fa” su Rai Due, ha già annunciato il Live nei palazzetti “Sulle nuvole tour”, al via dal 21 ottobre 202o. “Dal vivo avrò una nuova band. – conclude – Ci stiamo lavorando adesso, anche se il tour partirà dopo l’estate, sto cercando di comporre il puzzle. Porterò in scena sia le canzoni del nuovo disco che quelle che la gente ha conosciuto come Thegiornalisti”. Ma Marco Primavera e Marco “Rissa” Musella risponderanno alla versione di Tommaso Paradiso o rimarranno in silenzio? Ancora non si sa dal punto di vista discografico cosa se ne sarà degli ex Thegiornalisti, chi sarà (se ci sarà) il nuovo frontman e soprattutto come intendono organizzarsi dal punto di vista discografico, dal momento che Universal Music per ora è concentrata sulla carriera solista di Tommaso Paradiso.

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