Quattro gli assolti. Durante la requisitoria il pm Antonella Scandellari aveva chiesto 10 condanne
Otto condanne e quattro assoluzioni. È il verdetto di primo grado nel processo celebrato a Bologna per peculato per fatti che risalgono tra il 2009 e il 2011. La maxi-inchiesta, condotta dal pm bolognese Morena Plazzi e Antonella Scandellari e coordinata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, aveva scandagliato, tra ricevute e scontrini, le spese e i rimborsi non attinenti al mandato di alcuni ex consiglieri regionali del Pdl, all’epoca appartenenti all’Assemblea legislativa. Tra gli assolti anche i due parlamentari attualmente in carica Enrico Aimi e Galeazzo Bignami, recentemente passato a FdI. E anche Gianni Varani e Gioenzo Renzi.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i politici avrebbero infatti utilizzato i fondi destinati ai gruppi in Assemblea legislativa per spese personali: tra gli scontrini la Guardia di finanza ritrovò quelli per un wc pubblico, per pranzi e cene di lusso, pernottamenti in hotel e perfino per un acquisto in un sexy shop. In totale furono 41 i consiglieri regionali raggiunti a novembre 2014 dagli avvisi di fine indagine.
Durante la requisitoria aveva chiesto 10 condanne. I giudici hanno poi deciso la pena in base al calcolo di cifre molto più basse rispetto all’originale contestazione. Condannati Alberto Vecchi (3 anni e 6 mesi), Luca Bartolini (2 anni e 2 mesi), Marco Lombardi (2 anni e 7 mesi), Luigi Villani (2 anni e 1 mese), Giorgio Dragotto (2 anni e 4 mesi), Luigi Francesconi (2 anni e 10 mesi), Gianguido Bazzoni (2 anni e 4 mesi) e Andrea Pollastri (2 anni e 2 mesi).