I testimoni hanno riferito che il cantante ad avere le convulsioni durante i controlli in aeroporto: allora la sua fidanzata ha ammesso che il giovane aveva assunto un'alta dose di Percocet
Emergono nuovi dettagli sulla morte di Juice Wrld, il rapper scomparso sabato scorso dopo esser collassato all’aeroporto di Chicago a causa di quello che sembra esser stato un attacco epilettico. Il 21enne era appena atterrato con il suo jet privato e secondo una prima ricostruzione degli inquirenti a causargli la morte potrebbe esser stata una dose eccessiva di antidolorifici che il giovane ha ingurgitato prima di scendere dall’aereo per nasconderli agli agenti federali che lo aspettavano sulla pista perché allertati dal fatto che viaggiava con armi e droga tra i bagagli.
Secondo quanto riferisce l’Associated Press infatti, la polizia era stata informata del fatto che il rapper viaggiava con droga e armi e per questo lo aspettava all’atterraggio: nelle sue valigie sono stati trovati effettivamente 31 chili di marijuana, tre pistole e delle munizioni. Secondo quanto hanno riferito alcuni suoi collaboratori, Juice Wrld era dipendente dal Percocet, un antidolorifico a base di ossicodone/paracetamolo, un combinato oppioide/non oppioide, mentre alcune fonti provenienti dalle forze dell’ordine riferiscono di aver trovato sul velivolo una bottiglia contenente un liquido a base di codeina, la sostanza alla base dello sciroppo usato per calmare la tosse usata anche per la cosiddetta “purple drunk”. Nove delle persone che erano presenti sull’aereo hanno già ammesso di aver trasportato droga, ma ora resta da capire quali bagagli appartenessero a chi.
I testimoni hanno riferito che il cantante ad avere le convulsioni durante i controlli in aeroporto: allora la sua fidanzata ha ammesso che il giovane aveva assunto un’alta dose di Percocet e un agente gli ha dato un antidoto contro l’intossicazione da analgesici, che però a poco è servito. Trasportato in ospedale privo di sensi il rapper è stato dichiarato morto. Sulla causa ufficiale della morte si attende ora l’esito degli esami tossicologici, ma gli inquirenti escludono l’ipotesi di omicidio.