I3P, l’incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino nonché punto di riferimento italiano nel settore, ieri ha festeggiato 20 anni di attività. Oggi vanta 169 startup attive ed indipendenti, 27 acquisite da gruppi industriali. Il fatturato aggregato di queste aziende ha superato i 161 milioni di euro.
Andando a scandagliare il passato si scopre però che dal 1999 al 2019 ha incubato 255 imprese – di cui 22 soltanto negli ultimi 12 mesi – “che hanno generato 2.000 posti di lavoro, un giro d’affari di 161 milioni di euro e 182 di valore di produzione”, come ha sottolineato il team dell’incubatore.
Da rilevare che proprio durante l’ultimo anno le exit sono state tre, “due delle quali realizzate grazie all’interesse di Zucchetti, il principale gruppo italiano nell’offerta di software, hardware e servizi IT per imprese e professionisti”. Per “exit” nel mondo startup si intende il coronamento del percorso, ovvero quando avviene l’acquisizione da parte di una grande impresa, oppure l’acquisizione societaria e l’assunzione del personale stesso, oppure la fusione oppure ancora l’ingresso nel mercato azionario.
I3P grazie al Politecnico di Torino è riuscita a conquistare segmenti di mercato di riferimento: infatti delle 255 imprese incubate il 41% lavora nell’ambito IT/Digital, mentre il 35% appartiene al settore Industrial; seguono e startup Cleantech (13%) e Medtech (11%).
“In 20 anni il panorama dell’innovazione e delle startup si è decisamente trasformato: sono cambiati i processi, la richiesta e l’offerta, le opportunità, gli attori dell’ecosistema, dal mondo industriale a quello finanziario”, ha commentato Giuseppe Scellato, Presidente I3P.
“Anche I3P è evoluto, migliorando i servizi e le prestazioni, ma mantenendo sempre la mission di supportare l’ecosistema dell’imprenditorialità per generare sviluppo economico ed occupazione in aree e filiere industriali ad elevata intensità di innovazione. Per farlo, abbiamo costruito nel tempo una strategia di collaborazione con oggetti privati ed istituzioni impegnati nella ricerca ed alta formazione, nei servizi per il trasferimento tecnologico, nel finanziamento dell’innovazione, nell’internazionalizzazione. Un network che negli anni si è ampliato, permettendoci di offrire un supporto sempre più importante alle startup incubate”.
Da ricordare che quest’anno i3P è stato riconosciuto quale miglior incubatore pubblico su scala globale secondo l’UBI Global World Rankings of Business Incubators and Accelerators 2019 – 2020. E alcune delle sue startup hanno ricevuto riconoscimenti importanti. Ad esempio Omnidermal Biomedics ha ottenuto il premio Leonardo Start up (MISE e ICE); Enerbrain ha vinto la seconda edizione di B Heroes e il premio “Gaetano Marzotto 2019”; ClearBox ha vinto il prestigioso Premio Nazionale dell’Innovazione nell’area ICT.
“Il nostro obiettivo è continuare a offrire alle startup occasioni per acquisire le risorse necessarie alla maturazione dei progetti imprenditoriali e creare un network che supporti l’accesso al mercato, ai partner industriali ed agli investitori. In futuro I3P mira ad ampliare il proprio portafoglio di startup attraverso tre canali: il potenziamento delle startup derivanti dalla ricerca accademica del Politecnico di Torino, l’attrazione sul territorio di progetti imprenditoriali da altre aree italiane e dall’estero, il supporto allo sviluppo di spinoff industriali. Ciò sarà possibile attraverso il supporto finanziario da parte della Regione Piemonte e con sinergie con il piano di sviluppo del Politecnico di Torino su specifici domini tecnologici, quali l’aerospazio, la manifattura avanzata, l’energia ed il clean-tech”, ha concluso Scellato.