“Renzi denuncia sui social ‘la doppia morale’ di chi invoca sui giornali la privacy solo per gli amici? No, esiste una doppia privacy, nel senso i privati cittadini, come Formigli e tutti i giornalisti, non hanno nessun dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, perché non ricoprono cariche pubbliche e non sono soggetti all’art.54 della Costituzione. Renzi forse non lo sa, ma è un senatore della Repubblica e leader di un partito di governo”. Così, a “Otto e mezzo”, su La7, il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta la querelle Renzi-Formigli di questi giorni.
E spiega: “Renzi si è fatto prestare dei soldi dalla famiglia di un imprenditore che ha nominato alla Cassa Depositi e Prestiti per comprare un pezzo della sua villa. Quella vicenda ha dato origine a una indagine per riciclaggio. Non si riesce a capire che cosa c’entri la casa di un giornalista che intervista Renzi con la casa sotto indagine di un politico come Renzi. Mi pare che stiamo uscendo completamente fuori di senno. Nemmeno Berlusconi aveva mai osato tanto. Qui siamo oltre il caso del giudice Mesiano, pedinato da Mediaset per vedere il colore dei suoi calzini e scoprire che erano turchesi“.
Travaglio aggiunge: “Soltanto in Italia capita che i politici parlino continuamente dei giornalisti, dando pagelle, chiamandoli per nome o interpellandoli perché rispondano, come se fossero dei politici. Nelle democrazie serie i politici hanno un sacco di privilegi e un sacco di doveri in più, tra cui la rinuncia alla propria privacy quando ci sono delle vicende controverse che fanno scandalo. Quindi, si devono rassegnare oppure si ritirino a vita privata, come del resto Renzi aveva promesso dopo aver perso il referendum. E così avrà il diritto alla privacy, che hanno Formigli e tutti gli altri privati cittadini”.
“E così finalmente Marco Travaglio sarà in pace con se stesso”, commenta la giornalista Claudia Fusani.
“Sì, quelli che fanno i giornalisti”, replica Travaglio.
“Anche io faccio la giornalista”, ribatte Fusani.
“Allora, dovresti fare qualche domanda anche tu, invece di solidarizzare sempre con quelli che fanno un altro mestiere”, risponde Travaglio.