Il PC Engine era una console della giapponese NEC che venne distribuita sul mercato nell’87, con varie versioni rilasciate nel corso degli anni a seguire che arrivarono a toccare quasi di sfuggita anche l’Europa, non trovando però mai uno sbocco sul mercato italiano se non sotto forma di importazione. Costi elevati e giochi spesso non localizzati, relegarono la console in Italia ad una nicchia di appassionati senza vederla mai sfondare (nonostante le oltre 3milioni di unità vendute nel solo Giappone).

Durante il Tokyo Game Show di quest’anno abbiamo provato la sua versione “Mini”, una riedizione della console di NEC che sarà commercializzata da Konami nel 2020, seguendo la recente moda del retrogaming che ha già visto Nintendo e Sega sfruttare le proprie console storiche per darle in pasto ai giocatori più nostalgici con i giochi più celebri dell’epoca.

Da quello che abbiamo potuto vedere, il PC Engine Mini è esteticamente perfetto, presentandosi ancora più piccola dell’originale che all’epoca faceva della sua compattezza un vanto, contenendo preinstallati più di 50 titoli, praticamente tutti i più importanti che son stati rilasciati per la storica console giapponese. Il Pc Engine ci ha positivamente colpito per la pulizia delle immagini e per le traduzioni dei giochi, presenti sia in inglese che in giapponese, cosa che ne rende accessibili ad un pubblico più ampio tanti di quelli che ai tempi erano relegati al solo mercato asiatico.

Sotto il punto di vista della varietà, ogni tipologia di videogiochi si trova coperta, rendendo la piccola console giapponese una delle più competitive tra le retroconsole uscite sul mercato negli ultimi anni; a voler trovare a tutti i costi un difetto potremmo dire che i filtri a disposizione per l’emulazione dei vecchi televisori presenti potevano essere di più. A meno di cambi di strategia, la mini console verrà distribuita unicamente tramite amazon, scelta molto coraggiosa sul mercato giapponese, cosi strettamente legato alle proprie origini. In Italia, a partire da metà marzo, arriverà una variante esteticamente diversa da quella che abbiam visto in Giappone, il PC Engine Core GRAFX mini, leggermente somigliante al modello che 30anni fa arrivò nel vecchio continente.

Durante il Tokyo Game Show abbiamo avuto modo di intervistare uno degli addetti che ha lavorato allo sviluppo della mini console
Ci potete raccontare come mai avete pensato di creare una versione mini di Pc Engine? È dettato dalla moda dellle altre console mini oppure qualcosa di più significativo?
In giappone il Pc Engine Mini è una console storica, oltre ad essere una delle console più vendute nella storia dei videogiochi, e ci sembrava giusto tributarla e ricordarla nel modo migliore possibile, dando allo stesso tempo la possibilità a tanti giocatori che ai tempi non hanno potuto goderne la possibilità di rigiocare a questi grandi classici senza spendere troppo.

Come siete riusciti a rendere “mini” una console che già di per se era davvero piccola per gli standard del tempo?
In realtà è stato molto semplice, è bastato rimpicciolire gli stampi e grazie alla tecnologia di oggi avrete nel palmo della vostra mano una delle console più iconiche della storia dei videogiochi, è persino “carina” da vedere!

La scelta dei giochi contenuti è varia e molto interessante, c’è qualche gioco che avete lasciato fuori da questa selezione?
Abbiamo voluto raccogliere davvero il meglio del meglio uscito per il Pc Engine durante gli anni della sua vita, e sicuramente troverete i titoli più belli racchiusi nella console, basti pensare al bellissimo Castlevania Rondo of Blood, uscito in esclusiva su questa console per capire quanto amore abbiamo riposto nella realizzazione!

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