L'attuale numero uno di Seat, secondo la stampa francese, è stato indicato dal cda di cui fanno parte anche rappresentanti dello stato. Ma c'è l'ostacolo, superabile, della clausola di non concorrenza firmata con il gruppo Volkswagen
Dopo l’alleanza Fca-Psa, che presto diverrà una vera e propria fusione, l’asse Italia-Francia su quattro ruote potrebbe arricchirsi presto di un nuovo capitolo. Il consiglio di amministrazione della Renault ha infatti espresso la sua preferenza per il prossimo amministratore delegato del gruppo, e la scelta è caduta su Luca De Meo, l’attuale numero uno di Seat che ha risanato e reso profittevole al punto di farle macinare record di vendita anno dopo anno.
Milanese, 52 anni, De meo ha un’esperienza venticinquennale nell’auto, parla 5 lingue ed è l’esponente di maggior spicco di quella che fu la nidiata di enfant prodige portata avanti in Fca da Sergio Marchionne, prima di trasferirsi al gruppo Vw dove ha ricoperto diversi incarichi, tra cui l’ultimo al timone della Seat appunto. In totale, ha lavorato per quattro gruppi automobilistici: Renault, dove ha cominciato la carriera e dove sta per tornare, poi Toyota, Fiat e Vw, appunto.
Secondo la stampa transalpina il manager italiano prenderà il posto di Thierry Bolloré, licenziato dall’azienda lo scorso 11 ottobre per dissidi col presidente Senard, dopo aver vinto la concorrenza di Patrick Koller, ceo dell’azienda di componentistica per auto Faurecia e quella del direttore ad interim Clotilde Delbos. De meo è più giovane e caratterialmente più adeguato del primo, e meno limitato professionalmente della seconda, considerata troppo “finanziaria” dai vertici Renault. Almeno stando a rumors provenienti dall’azienda e riportati da alcuni media francesi. Se c’è una cosa che la Régie deve fare ora, è concentrarsi sul prodotto: avere al comando uno che ne capisce profondamente come De Meo, sarebbef ondamentale.
La scelta dell’italiano è stata avallata anche dallo Stato francese, azionista di Renault, ma rischia di arenarsi per via del fatto che De Meo a suo tempo firmò una clausola di non concorrenza con il gruppo Volkswagen (di cui Seat fa parte). Una prassi abbastanza comune in questi casi, che complica un poco la procedura di nomina. Alla Régie, tuttavia, sono convinti di riuscire a superare l’ostacolo, e annunciare la nuova nomina a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno.