A poco più di due settimane dal crollo, che per fortuna non provocò vittime, l'indagine della procura di Savona per disastro colpo sul viadotto Madonna del Monte, fa il primo passo
A poco più di due settimane dal crollo, che per fortuna non provocò vittime, l’indagine della procura di Savona per disastro colpo sul viadotto Madonna del Monte, fa il primo passo. La Guardia di finanza sta eseguendo alcune acquisizioni di documenti che riguardano la progettazione e la realizzazione oltre agli schemi di ispezioni periodiche e manutenzioni del viadotto sull’A6.
Il viadotto era parzialmente crollato il 24 novembre a causa di una grossa frana che si era staccata dalla collina e aveva falciato i piloni, facendo crollare circa 30 metri di impalcato. Le Fiamme gialle, su ordine della procura di Savona, hanno acquisito documenti negli uffici di Torino della società Autostrada dei Fiori e nelle sedi di Milano e Savona della Sina (entrambe società del gruppo Gavio).
Il provvedimento rientra nell’ambito dell’indagine delegata alla Finanza dagli inquirenti dopo il crollo. Il fascicolo d’indagine al momento è a carico di ignoti. Autostrada dei Fiori è concessionaria del tratto autostradale interessato dal crollo mentre Sina si è occupata di eseguire le ispezioni periodiche di tutti i tratti autostradali dati in concessione al Gruppo Gavio. La carte che saranno acquisite oggi verrà sottoposto a analisi in base alle indicazioni che saranno fornite dai tre consulenti tecnici d’ufficio nominati dalla procura. Gli inquirenti hanno avviato accertamenti anche sullo stato dei piloni.