Il tastierista e fondatore del gruppo è stato ospite nella nostra redazione per presentare il nuovo album “Microchip Temporale”, il tour che partirà il 5 marzo 2020 e ha svelato i prossimi progetti personali, tra cui un corso per diventare pilota di aerei civili
Boosta, tastierista e tra i fondatori dei Subsonica, è venuto a trovarci in redazione per raccontarci come è nato il nuovo album del gruppo “Microchip Temporale”, il prossimo tour e i suoi prossimi progetti. È stato pubblicato, a distanza di vent’anni da “Microchip Emozionale”, “Microchip Temporale” che sostanzialmente è una rielaborazione del vecchio album, realizzato in complicità con 14 artisti che hanno oggi, per la maggior parte, l’età dei Subsonica di allora da Coez ad Achille Lauro, passando per Elisa e Willie Peyote.
“È stato un vero e proprio omaggio a quel disco – dice Boosta a FqMagazine -, perché è stato importantissimo anche nella storia personale di chi ci ascolta. Questo è un processo naturale perché chi fa musica deve entrare nella vita degli altri, diventando anche la colonna sonora della vita. Ci siamo fatti accompagnare da musicisti che sentiamo vicini e che sono anche protagonisti della scena musicale attuale”. Gli stessi ospiti del disco faranno parte di alcune tappe del tour dedicato a “Microchip Temporale” che partirà il 5 marzo 2020, prima però il gruppo suonerà al Capodanno di Mantova. I preparativi per l’allestimento del tour sono già in corso perché “un concerto si deve vedere, non solo raccontare“.
L’accoglienza dei fan è stata positiva, ma c’è anche chi ha storto il naso perché ritiene, ancora oggi, che “Microchip Emozionale” sia intoccabile. “È vero che ci sono persone che ritengono la musica sia una religione intoccabile – spiega Boosta -, però la musica è uno strumento di benessere, amplifica le nostre emozioni. Penso che da entrambi gli album ognuno può fare la propria playlist, tra i due dischi magari ci sono delle cose che piacciono più altri di altri e quindi quale miglior modo per selezionare i brani preferiti?”.
I Subsonica hanno iniziato il loro lungo percorso artistico nel 1996 e ad oggi sono tra le poche band che ancora resistono. “Tutto si basa su amicizia, stima reciproca, l’intelligenza di ammorbidirsi caratterialmente e reciprocamente come fosse un matrimonio – rivela -. Siamo lo stesso gruppo da tantissimi anni e non siamo una vera e propria band con un cantante e gli altri sono musicisti. Suoniamo e creiamo senza pestarci i piedi, è anche vero che ognuno si è preso negli anni il proprio tempo per coltivare dei progetti personali”.
Proprio come ha fatto Boosta tra album e diverse esperienze nel mondo della comunicazione. L’ultimo progetto risale a novembre scorso con “R-Nascimento”. “Ho cercato di mettere assieme in due atti – dichiara Boosta – la musica classica e quella elettronica. Tutto è partito dal fatto che non so suonare il clavicembalo, così mi è venuto in mente di suonarlo e riprodurlo elettronicamente. Abbiamo preso spunto dal una partitura musicale del fratello di Galileo, che era un musicista e rielaborato tutto. Tra l’altro ai duecento invitati abbiamo regalato un gadget prezioso, ossia un bollino giallo da mettere sulla fotocamera. Nessuno ha ripreso l’evento e sono stati tutti in religioso silenzio dall’inizio alla fine”.
Infine Boosta è musicista, compositore, conduttore radio e tv, ma anche pilota d’aerei. “In passato avevo paura di volare – confessa – ed durante i tour per me era un vero e problema tra spostamenti in auto e con il traghetto. Così un giorno ho deciso che era arrivato il momento di imparare a volare, a pilotare un aereo. Ho il brevetto per guidare aerei privati e ora sto studiando per gli aerei di linea”.